Approvato il piano di caratterizzazione per i terreni di Montramito dove si teme la presenza di keu, il materiale inquinante che come noto proviene dal recupero dei fanghi di depurazione delle concerie e il cui presunto smaltimento in modo illegale è al centro di una complessa inchiesta giudiziaria. “La caratterizzazione ambientale di un sito – si legge sul sito dell’Ispra – è identificabile con l’insieme delle attività che permettono di ricostruire i fenomeni di contaminazione a carico delle matrici ambientali, in modo da ottenere informazioni di base su cui prendere decisioni realizzabili e sostenibili per la messa in sicurezza e/o bonifica del sito”. Il piano è quindi lo strumento fondamentale per poter analizzare il rischio ambientale e poi procedere alla definitiva messa in sicurezza dell’area.
“La situazione sui terreni di Montramito oggetto di possibile presenza di keu è stata tenuta costantemente sotto controllo dall’Amministrazione fin dal suo insediamento – commenta l’assessore all’ambiente Francesco Mauro – , e tra quelli oggetto di attenzione il sito di Montramito è il primo per il quale si è arrivati ad approvazione”.
La conferenza di servizi per l’approvazione del piano di caratterizzazione è stata indetta lo scorso gennaio ma è stato necessario analizzare tutta una serie di aspetti tecnici e giuridici che hanno impegnato gli Uffici prima di arrivare all’approvazione di oggi.
“Ringrazio gli uffici per il lavoro svolto attento e puntuale – prosegue l’assessore all’ambiente – Sono servite più sedute nelle quali il piano di caratterizzazione ha preso la forma definitiva ed è stato possibile approvarlo con il parere favorevole della Regione Toscana e di Arpat”.
L’amministrazione inoltre precisa che il Comune ha assunto le funzioni amministrative previste dall’art. 242 del T.U. Ambiente (D.lgs. 152/2006), come previsto dall’art. 1 della L.R. 30/2006, trovandosi a gestire un procedimento che è già di per se complesso, e per il quale non ci sono esempi simili ai quali rifarsi. Importantissimo è stato quindi intraprendere un percorso condiviso con il Settore Ambiente della Regione e con Arpat, ed anche la Proprietà ha contribuito fattivamente alla discussione, accettando di ricorrere alla procedura prevista dall’art. 245 del testo unico ambientale (che permette un iter di approvazione più rapido) e presentando autonomamente una proposta di piano di caratterizzazione del sito che è stata discussa, valutata attentamente e alla fine approvata nella seduta odierna.
“Il piano che la conferenza di servizi ha approvato – prosegue l’assessore all’Ambiente – è il risultato di valutazioni e sensibilità diverse, e anche di punti di vista non sempre collimanti, ma è un piano tecnicamente dettagliato, che prevede indagini estese uniformemente a tutta l’area interessata sia sui terreni che sulle acque, e che sarà attuato sotto la supervisione dei tecnici Arpat per concludersi con l’analisi di rischio in base alla quale saranno valutati i provvedimenti successivi che ci porteranno alla restituzione dell’area ai cittadini e alle funzioni che vi sono previste”.
“Un primo importante risultato – commenta la sindaca Simona Barsotti – non scontato se si considera che è il primo sito ad avere il piano approvato, grazie al nostro forte impegno. Adesso chiederemo il cronoprogramma attuativo, fermo restando che l’iter dovrà concludersi entro sei mesi come previsto da TU Ambiente”.