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Comune di Viareggio
mercoledì, Marzo 12, 2025

Area Ex Edem, entro l’estate la chiusura dei lavori. Il punto sulla bonifica, confermata l’assenza di mercurio

E’ stato molto partecipato, da parte dei residenti a Valdicastello Carducci e non solo, l’incontro pubblico organizzato nella sala consiliare dall’amministrazione comunale, su richiesta del comitato paesano della frazione per aggiornare la comunità sull’intervento di bonifica e messa in sicurezza permanente in corso nell’area mineraria ex Edem, presso il sito di Rezzaio. Oltre al sindaco Alberto Stefano Giovannetti, agli assessori Tatiana Gliori (ambiente) ed Ermanno Sorbo (frazioni), a diversi consiglieri comunali di maggioranza e opposizione e al personale tecnico dell’ente municipale, fra cui l’ingegner Sara Benvenuto nel ruolo di moderatore, hanno partecipato l’architetto Tiziano Lera, seduto fra il pubblico e, in veste di relatori, il geologo Francesco Bianchi e l’ingegner Andrea Profeti, i professionisti che hanno curato il progetto di recupero in corso nell’area mineraria dismessa e finanziato con 2 milioni e mezzo di euro da risorse Pnrr.

Profeti e Bianchi, con il supporto di immagini e schede, hanno ripercorso l’intervento in tutte le sue tappe fino allo stato attuale dei lavori che “si sono concentrati per la massima parte nella rimozione e smaltimento dei rifiuti presenti nel sito o emersi durante l’attività di pulizia che, via via, veniva effettuata nell’area – hanno precisato – con demolizioni parziali, per una prima messa in sicurezza, delle parti più ammalorate degli edifici presenti in loco”.

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A questa fase, oggi terminata, è seguita la bonifica dei serbatoi interrati; il piano lavori, ora, prevede la realizzazione di tutti i sottoservizi (già in corso le interlocuzioni con i vari enti gestori) prima di procedere con il “capping”, vale a dire l’impermeabilizzazione finale dell’area per minimizzare infiltrazioni e scivolamenti e favorire la ricomposizione ambientale del sito. Una soluzione di messa in sicurezza alla quale, ha sottolineato Profeti, “non esistono attualmente alternative migliori e sostenibili, né dal punto di vista ambientale né economico”, aggiungendo poi come “tutte le lavorazioni si sono svolte, finora, in modo regolare, senza riscontrare criticità dai tavoli di monitoraggio attivi all’interno e all’esterno dell’area di cantiere e senza particolari ritardi sul cronoprogramma”, indicando giugno 2025 come termine plausibile per la chiusura del cantiere.

Alla relazione dei professionisti è seguito un momento dedicato alle domande poste dal pubblico. Dalla platea sono emerse, in particolare, interrogazioni sui livelli di mercurio  rinvenuti nel sito, alle quali sono seguite le rassicurazioni di Bianchi sull’esecuzione di quattro studi differenti che hanno dato un esito praticamente nullo sulla presenza di mercurio volatile; sul motivo dei ripetuti interventi sui “gradoni”, con la risposta dei professionisti che hanno spiegato come in materia di siti orfani non solo gli studi e le tecniche d’intervento sono “giovani” e in costante evoluzione, ma anche la legislazione stessa è in pieno sviluppo rispetto ai primi dispositivi degli anni Novanta.

“Il fatto che si siano investiti soldi pubblici nella bonifica e messa in sicurezza del sito di Rezzaio, attraverso più interventi negli anni – ha poi aggiunto il sindaco Giovannetti – è la prova di quanta attenzione abbiamo per Valdicastello e della nostra volontà, reale e concreta, di riportare quell’ambiente a uno stato di salute e sicurezza per poi restituirlo alla comunità, facendone un nuovo elemento di valore per tutto il territorio”.

Area ex Edem: l’incontro con il comitato di Valdicastello

Ancora, i cittadini hanno interrogato gli amministratori presenti sia sul futuro dell’area: “Ora la nostra priorità è il risanamento e la messa in sicurezza dell’ex area mineraria – ha risposto Giovannetti – la destinazione è un passaggio da fare in seguito, quello che è certo è che vogliamo un luogo di cui Valdicastello possa godere e beneficiare, anche in senso turistico”.

Prima della chiusura del cantiere, quando le condizioni di sicurezza saranno adeguate e previo confronto con la direzione lavori, l’amministrazione comunale sta pensando a un piccolo “open day” per mostrare alla comunità paesana il nuovo volto di Rezzaio.

Come da scadenze indicate dal Pnrr, le lavorazioni in corso e la relativa rendicontazione dovranno essere ultimate entro la primavera 2026.

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