In occasione della Giornata Mondiale delle Tartarughe Marine, che si celebra il 16 giugno, riparte anche quest’anno il monitoraggio dei nidi della tartaruga Caretta caretta. Sono già centinaia infatti i volontari di Legambiente a presidio delle coste italiane che nel periodo estivo saranno impegnati a individuare e proteggere i nidi di questa specie di tartaruga marina. Anche il circolo Legambiente Versilia, in collaborazione con Legambiente Pisa, la Regione Toscana, l’Osservatorio della Biodiversità e l’Area Mare dell’Agenzia Regionale di Protezione Ambientale Toscana, e con il supporto dei gestori degli stabilimenti balneari di Viareggio, sarà impegnato nel monitoraggio dei nidi e nelle attività di informazione-sensibilizzazione rivolte a grandi e piccini. Ma per far questo c’è bisogno di tanti volontari che si alternino nella sorveglianza delle spiagge del territorio comunale viareggino.
L’obiettivo dei volontari, i cosiddetti Tartawatchers, è cercare nelle prime ore mattutine le eventuali tracce lasciate sugli arenili da “mamma” tartaruga per individuare i siti di ovodeposizione da mettere in sicurezza e proteggere da incursioni di animali oppure dai danneggiamenti involontari di bagnanti, turisti e addetti ai lavori impegnati nella pulizia delle spiagge. E’ importante infatti aiutare il successo riproduttivo di questa specie, sottoposta a varie minacce: ogni anno, infatti, migliaia di tartarughe marine della specie Caretta caretta muoiono perché intrappolate nelle reti o impigliate negli ami per la pesca, tranciate da imbarcazioni e soffocate da rifiuti di plastica.
A Viareggio i volontari si muoveranno sulle spiagge della riserva della Lecciona, e del “Muraglione”, da Torre del Lago alla Darsena, mentre per le spiagge degli stabilimenti balneari che hanno aderito all’iniziativa, saranno i bagnini a controllare nelle prime ore della mattina la presenza di eventuali tracce di tartaruga e dare l’allarme alla capitaneria in caso di scoperta di un nido.
Nei giorni scorsi, per la precisione il 3 giugno, è stata ritrovata una tartaruga morta sulla spiaggia di Viareggio. Questa tartaruga portava con sé un carico di uova destinato non si sa a quale lido, forse in Versilia?
L’anno scorso invece, tra Forte dei Marmi e Marina di Pietrasanta, sono stati registrati due tentativi falliti di nidificazione. La deposizione infatti può essere ostacolata dalla presenza di luce artificiale, dai rumori, e l’integrità del nido può essere minacciata dal calpestio, da animali lasciati liberi, dalle attività di pulizia dell’arenile degli stabilimenti balneari.
A questi ultimi è indirizzata, per questo motivo, l’iniziativa di Legambiente ‘Lidi Amici delle tartarughe marine’ con cui i gestori si impegnano, a rispettare un vademecum che impegna per esempio a ridurre l’inquinamento acustico e luminoso nelle ore notturne e ad effettuare la pulizia a mano della spiaggia.
Nella scorsa estate sono stati individuati ben 256 nidi in tutta Italia. Le regioni italiane più gettonate sono state Campania, Calabria e Sicilia ma sono stati rinvenuti numerosi nidi anche in Puglia, Sardegna, Lazio e Toscana e addirittura in Veneto.
A seguito del riscaldamento delle acque del Mar Mediterraneo, infatti questa specie di tartaruga sta scegliendo di deporre le uova anche lungo la costa nord della Toscana. Per questo dallo scorso anno la campagna Tartawatchers è stata estesa al nostro litorale.
Legambiente ha attivato il servizio SOS Tartarughe, un numero unico per raccogliere le segnalazioni di tracce o di piccoli di tartaruga sui litorali italiani. Un invito a cittadini, turisti e bagnanti a mobilitarsi in modo semplice, inviando un messaggio WhatsApp o un SMS al 349 2100989 o contattando la Guardia Costiera al numero 1530.
Con la speranza quindi che la prossima campagna porti al ritrovamento di un nido anche sulle nostre spiagge, chi si volesse unire al gruppo dei volontari “Tartawatchers Viareggio” può contattare il circolo di Legambiente al 389-9231999, oppure scrivere un messaggio a legambienteversilia@yahoo.it. “Seguiteci sulla pagina Facebook di Legambiente Versilia – chiude l’associazione – : chi trova un nido, trova un tesoro!”.