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venerdì, Novembre 22, 2024

Artigianato artistico, prende forma il progetto dell’Istituto di alta formazione. Arrivano le sottoscrizioni

Prime sottoscrizioni, in Municipio a Pietrasanta, sul documento che mette nero su bianco il progetto di costituire, sul territorio della “Piccola Atene” della Versilia, una scuola di alta formazione dell’artigianato artistico. L’istituto, promosso da Cna Lucca con l’adesione del Comune di Pietrasanta, punta a far sì che quei preziosi saperi “di bottega”, oggi tramandati soprattutto di padre in figlio ma a forte rischio “estinzione”, non solo non si disperdano ma abbiano una sede di studio e diffusione dedicata e organizzata.

“Dopo l’incontro che, come amministrazione, avevamo convocato a gennaio – sottolinea il sindaco e assessore alla cultura, Alberto Stefano Giovannetti – per sollecitare tutti i soggetti potenzialmente interessati a riflettere sull’iniziativa e valutare, a stretto giro, un’adesione ufficiale, abbiamo con piacere ospitato il secondo step di questo percorso e “messo la firma” su quelle che saranno le linee guida per proseguire”. Oltre al primo cittadino di Pietrasanta, hanno sottoscritto l’atto i rappresentanti di Cna LuccaArtexConfartigianato, degli istituti superiori “Don Lazzeri-Stagi” e “Guglielmo Marconi”, della Fondazione Cav e di Versilia Format: “Siamo molto soddisfatti delle adesioni raccolte – ha commentato il presidente di Cna Lucca, Andrea Giannecchini – e del fatto che arrivino da attori così importanti. Ora partirà un processo di coinvolgimento più ampio, presentando il progetto a imprese, enti, associazioni e fondazioni per un’ulteriore condivisione. Nei prossimi 15-20 giorni puntiamo a chiudere il cerchio delle adesioni per poi passare alla fase più operativa: siamo convinti che questa sia un’opportunità straordinaria per Pietrasanta, per tutta la Versilia e non solo”.

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Alla fine del primo trimestre 2019 – si legge nel documento – le imprese dedite all’artigianato artistico e tradizionale erano 288.302 per un totale di oltre 800.000 addetti, pari al 22% delle aziende e al 28% degli occupati nel settore artigiano nazionale: un peso significativo, oltre che un fattore identitario, per tradizione e cultura dei luoghi. In Italia, al contrario che altrove (in Francia, ad esempio, esistono percorsi definiti fino al livello universitario) non esiste una formazione strutturata in questo ambito, tale cioè da consentire, a chi vi si dedica, di arrivare a essere un bravo artigiano, sia come dipendente, sia come imprenditore. E il contesto della Versilia storica, in particolar modo dei Comuni di Pietrasanta, Seravezza e Stazzema, offre una concentrazione unica di tante specializzazioni diverse: la lavorazione del marmo ma anche altre attività di impronta artistica come la fusione del bronzo, il mosaico, l’intarsio, la stampa d’arte, la ceramica e l’oreficeria, oltre allo sviluppo del settore architettonico e industriale legato al marmo.

Un territorio che, rileva ancora il documento, grazie a istituti scolastici come lo “Stagi” e il “Marconi” già parla al futuro più “giovane” dell’arte e dell’artigianalità attraverso un percorso formativo di qualità che potrebbe essere approfondito e potenziato attraverso un’offerta post-diploma, in stretta sinergia con la stessa comunità scolastica e mettendo a sistema tutte le esperienze di questa terra.

Il documento individua poi gli “attori” in gioco (pubbliche amministrazioni, aziende e associazioni di categoria, università toscane, l’Accademia di Belle Arti di Carrara, i licei artistici e le scuole a indirizzo tecnico-professionale) e le finalità (fra queste, promuovere la formazione artistica, rispondere alla richiesta di figure specializzate ed elevare il livello di ricerca e innovazione lavorando su miglioramento delle prestazioni e sostenibilità ambientale), concludendosi con la dichiarazione di supporto, da parte dei firmatari, di un iter che vada a definire la forma tecnica e giuridica della Scuola, costituire un comitato tecnico-scientifico, attivare tavoli permanenti per rendere stabile la rete di soggetti coinvolti e interloquire costantemente con le istituzioni di ogni livello.

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