Inizierà a ottobre e durerà fino all’autunno 2024, lo studio sulla qualità delle acque superficiali e di sottosuolo a Marina di Pietrasanta voluto dall’amministrazione comunale, su impulso degli assessorati all’ambiente e ai lavori pubblici e che sarà finanziato con 35 mila euro del bando “Sviluppo sostenibile” della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca, ai quali se ne aggiungeranno altrettanti, stanziati dal Comune.
Un approfondimento del primo monitoraggio datato maggio-novembre 2021, eseguito dall’ente di piazza Matteotti sulle acque dei fossi Fiumetto e Motrone e che aveva confermato la presenza di una tipologia di inquinamento costituita, principalmente, da elementi organici e di natura batterica: “Ora, attraverso campionamenti sulle acque e carotaggi a differenti profondità del terreno, indagheremo le origini di queste contaminazioni – spiega l’assessore all’ambiente, Tatiana Gliori – considerando tutti gli aspetti ambientali, per ricostruire, prima, l’evoluzione idrogeologica dell’area e controllare, poi, le proprietà chimico-fisiche e la caratterizzazione microbiologica delle acque. Avremo così un quadro completo che ci permetterà di scegliere, insieme agli enti preposti, le strategie più idonee ed efficaci per mitigare l’inquinamento e, di conseguenza, tutelare l’ecosistema”.
“Incrociando i nuovi dati che emergeranno dallo studio – aggiunge l’assessore ai lavori pubblici, Matteo Marcucci – e le cartografie idrauliche urbane, potremo anche formulare ipotesi di localizzazione di scarichi abusivi o accidentali, lavorando poi in sinergia con il gestore Gaia Spa per potenziare, dove risulterà necessario, la rete fognaria. Questo significa non solo offrire un servizio di civiltà ai residenti, ma anche attivare uno strumento fondamentale di tutela per la qualità del nostro sistema-mare”.
Lo studio interesserà l’area segnata dal reticolo idrografico del fosso Fiumetto e le zone umide. Alla sua realizzazione lavorerà un gruppo costituito da personale dei Dipartimenti di Scienze della Terra, Biologia, Ingegneria dell’Energia, dei Sistemi, del Territorio e delle Costruzioni, Chimica e Chimica Industriale dell’Università di Pisa, coinvolgendo anche altri enti come il gestore del servizio idrico Gaia, la Regione Toscana e l’Autorità di Bacino. I campionamenti saranno effettuati in almeno quattro periodi, con cadenza stagionale, in modo da raccogliere informazioni su un arco temporale più ampio e differente possibile.