Revocato un finanziamento (già assegnato) relativo a un bando PNRR vinto dal Comune di Camaiore per la messa in sicurezza idrogeologica del versante di Casoli. Il sindaco Pierucci denuncia e critica la decisione del Governo, che, da diversi mesi a questa parte, sta tagliando fondi alle realtà locali. Tagli che, solo in Toscana, hanno provocato la revoca di ben 400 milioni di euro: progetti definanziati tra cui, appunto, quello da ben 2 milioni destinati alla frazione di Casoli.
A Casoli, il 12 gennaio 1979, si verificò uno dei più gravi disastri idrogeologici della storia versiliese: una frana che risucchiò mezzo paese, con case distrutte e trascinate a valle. In questo contesto, il Comune di Camaiore ha lavorato per mettere mano ad un’altra parte del versante, quello in cui sorge il Cimitero della frazione, che ancora oggi, come documentato anche dalle carte geologiche, è a forte rischio frana. Un lavoro che ha pagato, con l’assegnazione di 2 milioni di euro di fondi PNRR per la sua messa in sicurezza che invece oggi, di punto in bianco, vengono revocati da decreto ministeriale.
“Si trattava di un intervento essenziale, vitale per la comunità – spiega il primo cittadino -. Camaiore si è guadagnato quel finanziamento, lavorando intensamente e investendo soldi sulla progettazione, dato che il bando ormai ci era già stato assegnato. Di tutta risposta, il Governo, da un giorno all’altro, decide di revocarlo. E lo fa per racimolare qualche soldo da buttare in faraoniche opere spot da miliardi di euro, che altro non sono che la bizza e il capriccio di qualche politico e che neanche sappiamo se vedranno mai la luce. Agire in questo modo è da folli”.
Quello che emerge, come spiega il sindaco, è che, oltre alla gravità della situazione, i Comuni riescano a investire e lavorare sui fondi PNRR, mentre il Governo sembra in difficoltà a gestirli. “C’è tanta confusione sui bandi PNRR e, invece di cercare di raccapezzarsi, il Governo decide di tagliare finanziamenti essenziali già regolarmente assegnati, senza tenere conto che, quello che per loro può essere una goccia nel mare, per i territori e i Comuni che li amministrano rappresentano la possibilità di realizzare opere vitali per una comunità”.
Per il sindaco, quel versante è il soggetto di una tragedia annunciata. “È scritto che il cimitero di Casoli scivolerà in Candalla. Si sta muovendo ogni anno. Magari tra 5, 10, 20 anni, ma il versante crollerà. Non è un rischio, ma è una certezza: lo dicono le carte delle indagini geologiche. Con la decisione di revocare questo finanziamento, che lo avrebbe salvato consentendone la messa in sicurezza, il Governo sta mettendo la firma su questa tragedia: a questo punto, saranno gli unici responsabili”.
“Quello di oggi è un appello accorato al Governo affinché ripensi a questa scelta scellerata – conclude Pierucci -. E il mio appello si tradurrà in azioni decise e determinate per far sì che questi soldi tornino a Camaiore, che se li è sudati, guadagnati e aggiudicati, e ora ce li devono dare. Non c’è niente che giustifichi la revoca di questi fondi. La sicurezza del territorio non è uno scherzo, ma a me pare che, a Roma, questa cosa non ce l’abbiano per niente chiara”.