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martedì, Dicembre 3, 2024

Chiarimento tra l’Asl e la consigliera Nardini dopo le polemiche sull’iter seguito dal padre in Pronto Soccorso

Dopo il ricovero del padre a luglio in Pronto soccorso e alcune sue critiche alla struttura che avevano avuto ampio risalto sugli organi d’informazione, la consigliera comunale di Seravezza Tessa Nardini ha incontrato il direttore del Pronto soccorso dell’ospedale “Versilia” Giuseppe Pepe per un chiarimento, auspicato da entrambe le parti.

“Il confronto, avvenuto in un clima sereno e costruttivo, ha permesso di dirimere alcune questioni e malintesi che erano sorti – spiega l’Asl Toscana nord ovest – . Al termine dell’incontro, la signora Nardini ha rinnovato l’apprezzamento e la stima nei confronti del dottor Pepe e di tutto il personale del Pronto soccorso, anche in considerazione del significativo servizio offerto in Versilia. La signora Nardini tiene a precisare che le sue osservazioni erano espresse come semplice cittadina e non come consigliere comunale di Seravezza”.

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La consigliera comunale Tessa Nardini, delegata al coordinamento degli eventi culturali e turistici

Ricordiamo che a causare la polemica era stata la denuncia alla Regione Toscana e alla stampa da parte della consigliera Nardini di un presunto disservizio accaduto al padre nel luglio scorso all’ospedale Versilia prima di essere ricoverato in terapia intensiva per una polmonite. A seguito della denuncia, in settembre l’ufficio legale dell’Asl le aveva inviato una diffida chiedendole di ritrattare le accuse ritenute infondate dall’Azienda dopo aver effettuato verifiche interne.

Sulla vicenda era quindi intervenuto il sindaco di Seravezza Lorenzo Alessandrini che aveva scritto alla direzione aziendale una lettera di protesta per l’iter seguito, difendendo la consigliera comunale e annunciando l’intenzione non solo di approfondire i fatti in sede di Conferenza dei Sindaci, ma anche di tutelare Nardini nel caso di sviluppi legali.

Da parte sua, l’Asl aveva prontamente replicato spiegando i motivi dell’iniziativa dell’ufficio legale e ribadendo il corretto operato del personale del Pronto Soccorso del “Versilia”, oltre a dare la propria versione dell’accaduto. Adesso è arrivato il chiarimento.

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