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venerdì, Novembre 22, 2024

“Nuova risonanza”: l’artista australiano Jacob Lucius Cartwright espone nella Cappella Marchi

È stata inaugurata nella Cappella Marchi a Seravezza la mostra “Nuova risonanza. Opere di Jacob Lucius Cartwright” a cura di Lorenzo Belli. Erano presenti – oltre all’artista australiano e al curatore – l’assessore Valentina Mozzoni e il direttore della Fondazione Terre Medicee Davide Monaco.

“L’artista da anni vive e lavora a Pietrasanta – si legge sul sito della galleria Paola Raffo Arte Contemporanea che ha collaborato all’allestimento della mostra – ed è una delle figure più promettenti e visionarie della sua generazione che non si conforma ai dettami spettacolari della società di massa ma, attraverso frammenti autobiografici e tematiche ritenute essenziali, costruisce il proprio mondo artistico incoraggiando qualsiasi osservatore nella ricerca della propria intima realtà”. Cartwright “è un artista a tutto tondo che ha spaziato dalla musica alla scultura che segna l’ambiente interiore, occupandosi di dinamiche introspettive e di relazioni umane. La sua produzione esprime la proiezione di un universo umano ideale, frutto di un amore tra l’uomo e la natura, concretizzato con materiali naturali come il ferro, il legno e la pietra, delineato da forme sinuose che ricordano le onde sonore”.

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L’esposizione offre “una ricognizione sui lavori recenti di Cartwright, caratterizzati dall’uso di materiali naturali che si fondono con lo spazio dell’ex chiesa della Madonna del Carmine e che gli ha dato lo spunto per creare ‘Seme’ un’opera di circa 6 metri di altezza. L’opera all’interno dello Spazio Cappella Marchi crea un’alternanza di vuoti e pieni e di volumi positivi e negativi, di maschile e femminile e fanno sì che l’opera sia un omaggio alla genesi, all’opportunità di rinascita insita nelle nostre scelte”. Questa grande istallazione “nasce da legname recuperato da un’imbarcazione, plasmato con ferro e resina per diventare un enorme seme. L’opera, nell’ambiente sacro della chiesa, crea una connettività quasi extra terrena fra terra e divino quasi fosse un portale energetico che risuona di una nuova energia vitale. La melodia che si sprigiona dalla scultura è il frutto della sollecitazione dell’opera attraverso impulsi di corrente che vengono fusi e disegnati dall’artista con il suono del Didgeridoo, strumento proveniente dalla sua terra, e melodie da lui composte. Il fruitore viene quindi immerso in un mondo percettivo di esperienza poli sensoriale e si muove in un ambiente alterato, quasi primordiale”.

L’installazione “Seme” (foto dalla pagina Facebook del Comune di Seravezza)

Come si legge sul sito della galleria Raffo, “Jacob Lucius Cartwright è nato a Ferntree Gully, Australia nel 1982 ed è della terza generazione di una famiglia di artisti. La sua formazione artistica, unica nel suo genere, è stata informale, ma ha comunque permeato la sua vita quotidiana fin dalla più tenera età. D’altra parte la musica e la composizione hanno assunto un aspetto più istituzionale. A 12 anni fu accettato nel prestigioso Victorian College of the Arts per l’istruzione secondaria studiando musica. In seguito studiò con una borsa di studio completa all’Interlochen Arts Academy nel Michigan e poi a 16 anni fu accettato nel College terziario V.C.A. per la composizione musicale. Dopo molti viaggi di natura interna ed esterna ha lentamente lavorato sull’integrazione della risonanza, della forma e della pratica dell’ascolto. Ora può essere trovato nel suo studio a Pietrasanta. L’approccio di Cartwright alla scultura è reso unico dalla sua innegabile influenza dal mondo del suono e della risonanza e da come la pratica dell’ascolto lo avvicina alla sua natura umana e allo spirito. Per lui l’atto diretto della creazione – essere presente nel momento della scoperta – è tanto importante ora quando scolpisce quanto lo era improvvisare e successivamente comporre musica. Spesso interpreta il suono, la frequenza o la risonanza in forma. Le sue sculture sonore e le sue installazioni sono più concettuali e si possono trovare alla Bei Wu Art Foundation in Germania e la sua performance art collaborativa e site specific è stata presentata a Lucca, Bagni di Lucca Art festival, Cartasia e InTeatro in Italia, Fabrik Potsdam in Germania e Saari Manor in Finlandia. Gli sono state concesse residenze d’arte al Saari Residence dalla fondazione Kone in Finlandia, Mas des Graviers in Francia, Bei Wu Art Foundation in Germania e Villa Nappi in Italia. La sua scultura è stata esposta all’Hong Kong Visual Arts centre, La Via della Arte in Tonfano, Tuscany, Paola Raffo Arte Contemporanea in Pietrasanta, Italy, La Rondine Gallery in Italia e a Hong Kong, Leonida Estate in Toscana, Biennale di Soncino a Cremona, Barcelona SWAB art fair, Axes Collective a Bruxelles, La Polveriera a Pietrasanta e Australia House a Londra. Le sue opere si trovano in collezioni private in America, Inghilterra, Germania, Svizzera, India, Norvegia, Hong Kong, Italia, Giappone e Australia”.

La mostra, promossa da Alkedo, è visitabile in via Gino Lombardi, 38 a Seravezza fino al 30 luglio il venerdì, sabato e domenica con orario 18.30-21.

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