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domenica, Giugno 29, 2025

Dall’ex Camp è partita la sfida di Pietrasanta Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. I progetti

Trasformata in auditorium d’eccezione l’ex cooperativa di consumo in via Marconi, dov’è in corso un profondo intervento di rigenerazione urbana, ha disegnato una cornice intrisa di memorie e suggestioni per la presentazione alla città del dossier con cui Pietrasanta si è candidata a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027.

La presentazione-evento, affidata alla conduzione della giornalista e opinionista tv Claudia Conte, ha vissuto diversi momenti. Le note sublimi del Maestro Michael Guttman, al violino, hanno accolto il pubblico nella spettacolare galleria centrale, per l’occasione “vestita” di blu; dopo gli interventi istituzionali, l’artista sudcoreano Park Eun-Sun, cittadino onorario di Pietrasanta, ha “consegnato” alla comunità, in dono, l’opera calligrafica da lui realizzata per accompagnare la candidatura.

E’ stato quindi svelato il Comitato Scientifico: Franco Broccardi, economista della cultura; il regista Alfonso Cuarón; Michael Guttman, violinista e direttore d’orchestra; Chiara Parisi, direttrice del Centre Pompidou-Metz; Eike Schmidt, direttore del Museo Real Bosco di Capodimonte; l’artista Gian Maria Tosatti e Angela Vettese, curatrice e storica dell’arte.

Si è poi passati alla presentazione del dossier, intitolato “Essere arte. O dell’umanità dell’arte” e curato dal Comune (indirizzo e redazione) e da Promo PA Fondazione (progettazione e redazione) con la supervisione scientifica di Frank Boehm, direttore del museo Igor Mitoraj. Monica Torti, dirigente dell’area Servizi al Cittadino del Comune, ha illustrato il percorso che ha portato alla sua redazione: iniziato nel settembre 2024 con analisi, mappature e interviste ai rappresentanti del settore economico, turistico e culturale del territorio, è proseguito con i tavoli tematici che, da febbraio a fine marzo, hanno fissato momenti di ascolto e confronto con numerosi interlocutori, pubblici e privati, della città e non solo. Da aprile è iniziata la stesura del piano strategico della cultura e, dopo il lancio della call per raccogliere proposte di sviluppo, si è giunti alla composizione del dossier che conta 42 soggetti promotori e 99 partner di progetto.

Nella struttura del fascicolo presentato al Ministero della Cultura sono entrate Francesca Velani e Irene Panzani di Promo PA Fondazione. Il programma di candidatura si fonda su due pilastri complementari: le infrastrutture, che rappresentano l’ossatura fisica e simbolica del sistema culturale cittadino e i progetti-laboratorio, che esprimono l’energia di un sistema vitale e fortemente internazionale mirato a costruire una visione condivisa sul rinnovamento della comunità dell’arte. La parte dedicata alle infrastrutture è articolata in 5 poli di riferimento: piazza Duomo e lo spazio pubblico per la cultura; la rigenerazione degli ex complessi produttivi dei privati; la Marina, come punto di dialogo tra natura e cultura; ricerca e innovazione e, infine, il polo del contemporaneo fra valorizzazione, produzione artistica e nuovi linguaggi. I progetti-laboratorio, invece, sono organizzati in 4 sezioni tematiche: scoprire per essere, dedicata a mostre e alla narrazione culturale; partecipare per essere, con residenze e laboratori promossi da artisti, artigiani, ricercatori, cittadini, studenti e turisti; trasformare per essere, con focus su formazione, ricerca e innovazione; incontrare per essere, dove trovano spazio dibattiti, festival e rassegne. Un dossier che lascerà comunque eredità importanti per la città, ben oltre il 2027: una piattaforma di formazione permanente, un modello culturale replicabile e una serie di buone pratiche di sostenibilità per la promozione e fruizione dell’arte, nel quadro dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Intervento del sindaco Alberto Stefano Giovannetti

Presentare il dossier della candidatura di Pietrasanta a Capitale dell’Arte Contemporanea 2027 non è solo un atto dovuto verso la comunità e verso tutti coloro che, per mesi, hanno lavorato alla sua composizione. E’ soprattutto una dichiarazione d’intenti forte e chiara: Pietrasanta è pronta ad accogliere il futuro dell’arte. Ecco perché abbiamo scelto questo luogo, il cantiere dell’ex cooperativa di consumo, che oggi è come un ponte fra quello che era e quello che sarà, un grande un polo d’inclusione artistica e culturale. Pietrasanta è riconosciuta da sempre come un crocevia di arte e cultura, un luogo dove le mani sapienti degli artigiani, custodi di tecniche antichissime, sanno dialogare con gli artisti più audaci.

Ma Pietrasanta è anche un futuro che vogliamo disegnare, insieme, con coraggio e ambizione. La candidatura a Capitale dell’Arte Contemporanea, infatti, è prima di tutto la visione di una città che si proietta oltre i suoi confini. Questo dossier, che avrete il piacere di scoprire tra poco, racchiude mesi di lavoro intenso, di impegno collettivo, di confronto e progettazione: è il risultato della passione di tanti, che ringrazio di cuore, dal personale del nostro ufficio cultura e turismo, i tecnici di PromoPA fino a tutti coloro che ci hanno messo a disposizione progetti, spunti e idee.

Siamo convinti che Pietrasanta abbia tutte le carte in regola per ambire a questo riconoscimento e che meriti questa opportunità. A tutti voi dico, quindi: sosteniamo la nostra città, accompagnamola verso questo traguardo che non avrà un colore o un simbolo ma sarà un successo di tutti, per Pietrasanta, per la Versilia e per la Toscana.

Intervento di Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana

La candidatura di Pietrasanta a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027 rappresenta un’occasione straordinaria per valorizzare il patrimonio culturale e creativo di una delle città simbolo dell’arte in Toscana. Conosciuta come la ‘Piccola Atene’, Pietrasanta unisce tradizione e innovazione e nella sua candidatura ha deciso di farlo in un progetto corale che nasce dal basso, grazie a una partecipazione attiva di cittadini, artisti e istituzioni, testimoniando una visione condivisa e inclusiva, in cui scultura, arte pubblica e rigenerazione urbana si fondono in un racconto identitario, accessibile e profondamente contemporaneo. La Regione Toscana sostiene con convinzione questa candidatura, che interpreta in modo autentico lo spirito del nostro territorio: un luogo dove l’arte non è solo memoria, ma soprattutto futuro.

Intervento di Alfonso Cuarón, regista

In un mondo fratturato dal conflitto, dalla solitudine e dal disordine l’arte può essere un linguaggio di pace, uno spazio dove persone di culture e prospettive differenti s’incontrano senza paura. Pietrasanta, città che conosco, amo e in cui vivo, ha scelto di rinnovare questo patto con il futuro: supportare gli artisti significa costruire un mondo migliore e Pietrasanta lo sta facendo, con coraggio e generosità. Sono orgoglioso di far parte del Comitato Scientifico di questa bella avventura perché, da qui, può nascere non solo un progetto culturale ma un messaggio: che un altro tipo di sviluppo sia possibile, uno fondato su bellezza, dialogo e umanità condivisa. Grazie per quello che state facendo, lunga vita a Pietrasanta, lunga vita all’arte.

Intervento di Eike Schmidt, direttore del Museo Real Bosco di Capodimonte

Faccio i migliori auguri a Pietrasanta, cuore della Versilia, per la candidatura a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027. Ricordiamo l’attrazione che ha saputo esercitare su artisti come Botero, Jeff Koons e Igor Mitoraj e, naturalmente, il passato glorioso della nostra “Piccola Atene” che è anche l’unica città della Toscana in gara.

Con il sindaco Giovannetti è stato fatto un grande lavoro di squadra che vede insieme pubblico, privato, società civile, università, artigiani e gallerie per un programma volto al futuro al futuro di Pietrasanta. Buon lavoro a tutti i promotori della canditatura.

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