Il Comune di Pietrasanta è fuori dal pre dissesto. La Corte dei Conti ha certificato l’azzeramento del disavanzo e, dunque, l’uscita dell’ente dalle maglie stringenti del piano di riequilibrio finanziario. E’ stato il vicesindaco e assessore al bilancio, Stefano Filiè, a portare la bella notizia alla commissione comunale bilancio, convocata nel pomeriggio di mercoledì in vista del consiglio di domani (venerdì) sera.
“Eravamo partiti, nel 2015, da un ‘rosso’ di circa 10 milioni e 758 mila euro – ha spiegato Filiè ai commissari – e un termine per il piano di riequilibrio fissato al 2025. Invece, già nel 2019 abbiamo chiuso l’esercizio di amministrazione con un avanzo di 1 milione e 770 mila euro, un saldo attivo che il Comune non registrava dal 2009”. Nelle oltre 160 pagine di valutazioni inviate dalla Corte dei Conti agli uffici di piazza Matteotti, l’organo di controllo ha accertato “i risultati positivi al termine della gestione 2017 che, unitamente a quelli del 2018 e 2019, hanno permesso di dare copertura al disavanzo” e ha espresso “una valutazione positiva dell’andamento dei dati degli equilibri correnti, che depongono favorevolmente per una loro considerazione in chiave strutturale”.
“Siamo riusciti a coniugare una gestione necessariamente accorta delle risorse pubbliche a un’attività amministrativa, sul territorio, comunque propositiva – ha sottolineato il sindaco, Alberto Giovannetti – attenta alla manutenzione ordinaria e pronta a cogliere ogni opportunità di finanziamento per progetti di più ampio respiro. Il mio ringraziamento, per questo attento lavoro di dialogo con la Corte dei Conti, ai dirigenti del settore ragioneria e finanze Marco Cannata, che l’aveva avviato prima del suo trasferimento a Pisa, e Monica Torti, che ne ha raccolto l’eredità”.
Certificato il risultato positivo, la Corte dei Conti richiede al Comune “uno sforzo ulteriore per consolidare i risultati raggiunti”, in particolare attraverso indicazioni in bilancio ancora prudenziali su accantonamenti, fondi vincolati e per investimenti: “Indirizzo che abbiamo già recepito nella rendicontazione 2021 – conclude Filiè – ‘parametrata’ sulle rettifiche portate dalla Corte ai bilanci precedenti e che, nonostante questo, ci lascia con 5 milioni e mezzo di euro ‘liberi’, da reinvestire sul territorio”.