Riceviamo e pubblichiamo una nota dell’amministrazione comunale di Massarosa.
Il Vicesindaco Stefano Natali ha rassegnato le proprie dimissioni a seguito di una sentenza della Corte dei conti, la sua unica colpa è quella di aver amministrato in maniera trasparente e lineare il suo territorio e di aver garantito i servizi pubblici, la colpa di chi non ha voluto dissestare un comune sano, operando nel pieno rispetto dell’art. 54 della nostra Costituzione: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.
Questa sentenza investe politicamente tutta l’attuale amministrazione comunale, per questo saremo tutti al fianco di Stefano Natali nel ricorso che condurrà al secondo grado di giudizio dove siamo fiduciosi che venga valutata l’intera questione a 360 gradi dato che ad oggi le corti si sono esplicitamente rifiutate di entrare nel merito del dissesto.
Una notizia quella della sentenza che, non lo nascondiamo, ci lascia con l’amaro in bocca, l’ennesimo frutto avvelenato di una stagione politica iniziata nel 2019 con la dichiarazione del dissesto […].
Questa sentenza politicamente non cambia niente riguardo al giudizio sul dissesto che, come abbiamo sempre sostenuto e continuiamo a sostenere con forza, non aveva ragione d’essere, e oggi lo possiamo verificare proprio nei numeri visto che tutti i creditori saranno risarciti (e in buona parte sono già stati liquidati) con le risorse già a disposizione dell’ente nel 2019, quindi ben prima del dissesto.
[…] E’ paradossale che la scelta di chi ha dissestato il nostro comune si trasformi in un’accusa e in una condanna nei confronti di chi, lo ribadiamo con forza, non ha voluto dissestare un comune sano.
Ci stringiamo compatti a difesa dell’operato di questi anni di Stefano Natali che ringraziamo per essersi sempre messo a totale disposizione della comunità di Massarosa, salvaguardandone il patrimonio, i servizi essenziali e dando prospettive al territorio, mai avremmo pensato che dopo di noi qualcuno avrebbe lavorato per minare alla base il nostro tessuto sociale e ridurre il Comune in frantumi.
Oggi c’è una prospettiva per il futuro di Massarosa solo grazie a chi ha lavorato con passione, onestà e competenza per crearla, lo dicono gli atti, lo dicono i fatti.