L’area di Palazzo Mediceo di Seravezza, centro espositivo e culturale di eccellenza del territorio versiliese, sta divenendo sempre più anche luogo di interesse per gli appassionati della pesca. Il giardino mediceo e il tratto di fiume per pesca no kill, creato dalla Riserva Medicea, sta procedendo speditamente sulla strada della consacrazione a luogo di eccellenza per gli amanti della pesca e dell’ambiente.
Il successo ottenuto, domenica scorsa, dalla prima edizione del Fishing Show con la partecipazione di almeno un centinaio di persone, ha dimostrato il vivo interesse per questa riserva di pesca, istituita appena l’anno scorso.
Una giornata che ha visto la partecipazione dei principali costruttori di mosche artificiali, provenienti da tutta Italia e una vera e propria scuola di lancio, a cura di Mosca Club Apuano e di Fly Club 90, con dimostrazioni pratiche e gratuite per tutte le età. Una passione intergenerazionale che ha portato nell’area medicea persone di tutte le età, con il valore aggiunto – per chi pratica questo sport – di poter incontrare anche due personaggi di spicco della pesca, come Fosco Torrini e Roberto Ripamonti. A fare da cornice al Fishing show anche le opere del pittore Claudio Amadei, centrate appunto su temi paesaggistici e naturalistici.
All’evento hanno partecipato anche il vice sindaco Adamo Bernardi e l’assessore all’ambiente Michele Silicani, sottolineando entrambi la validità di questo appuntamento sportivo che, trattandosi della prima edizione, è andato ben oltre le aspettative. Una valenza che si riverbera sul piano didattico, turistico e ambientale, proprio per la stretta correlazione tra questo sport e il rispetto dell’ambiente.
Non a caso lo stesso responsabile della Riserva, Gionata Paolicchi, assieme ai volontari delle due associazioni partner, svolgono una continua azione di monitoraggio e di pulizia sull’asta fluviale, con la puntuale rimozione di sacchi ma anche di rifiuti ingombranti gettati, senza tanti scrupoli, da cittadini carenti del senso di civiltà e rispetto.
Una riserva che ha raccolto il plauso anche di Roberto Ripamonti, come detto uno dei maggiori esperti di pesca, che ha sottolineato la cornice meravigliosa in cui si cala la riserva, rilevando come sia fondamentale diffondere una marcata attenzione all’ambiente, per difenderlo dai suoi principali nemici. Ovvero coloro che gettano rifiuti, con evidenti danni sia dal punto di vista ambientale che economico; i bracconieri che incorrono in veri e propri reati, in barba al regolamento che prevede l’intera riserva come zona no kill, ovvero con il divieto di prelevare i pesci che devono essere immediatamente rilasciati; infine i cormorani che tentano di nutrirsi delle trote del Vezza, un pericolo che viene scongiurato attraverso una costante presenza dei volontari che intervengono per tenere lontani questi uccelli predatori.
L’amministrazione ricorda che per accedere alla Riserva medicea di pesca è necessario prenotarsi attraverso l’apposita app Hooking e, una volta ottenuto l’accesso, si può pescare con la tecnica a spinning nel tratto fluviale dal Puntone, ovvero alla confluenza del Serra e del Vezza, sino alla località bagno Mimì a monte di Palazzo Mediceo e a mosca da qui sino all’Argentiera.