Nella giornata internazionale della donna, domani a Sant’Anna di Stazzema, alla Fabbrica dei Diritti alle ore 15, verrà inaugurata e presentata in anteprima una mostra dei “bozzetti” realizzati dagli studenti di scultura dell’Accademia di Belle Arti di Carrara dal titolo “Le donne di Sant’Anna: Sacrificio e coraggio”. Successivamente, uno di quei bozzetti sarà preso a modello per realizzare una scultura destinata a ricordare, nell’ottantesimo anniversario dell’Eccidio, il sacrificio ed il coraggio delle donne di Sant’Anna. Scultura che verrà collocata nella piazza intitolata ad Anna Pardini, la vittima più giovane della strage nazifascista. Un primo importante tassello nel progetto di riqualificazione della porta di accesso al Parco Nazionale della Pace di Sant’Anna.
Per l’occasione è stata proprio l’Associazione Martiri di Sant’Anna, che in collaborazione con Il Parco Nazionale della Pace e l’amministrazione comunale di Stazzema hanno organizzato questo evento, a ricordare il ruolo che, loro malgrado, le donne hanno avuto durante e dopo il 12 agosto 1944. Qualche dato: tra le vittime identificate nella strage di Sant’Anna le donne sono state in maggior numero: 258, di cui 43 bambine (da 0 a 11 anni), 16 ragazze (da 12 a 16 anni), 160 con oltre i 16 anni di età, 34 di oltre 55 anni; tre di loro hanno ricevuto la Medaglia d’oro al merito civile per gli atti di eroismo compiuti durante l’Eccidio. Sono state le donne le indiscusse protagoniste della ricostruzione nel dopoguerra del paesino della Versilia martire.
“È stata scelta questa giornata per presentare questa mostra di bozzetti – ha spiegato il presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna, Umberto Mancini – realizzati da questa prestigiosa istituzione, l’Accademia di Belle Arti che ha condiviso il nostro progetto e coinvolto gli studenti sia italiani che stranieri, e che pertanto ringraziamo». Dopo una prima scrematura tecnica, saranno esclusivamente le donne, sia di Sant’Anna ma la valutazione è aperta, che saranno chiamate a scegliere il disegno che verrà trasformato in una scultura. «Rivolgiamo anche un appello alle istituzioni – conclude Umberto Mancini – e a tutti gli amici di Sant’Anna per avere un supporto e un aiuto nella realizzazione della statua, per la quale sarà necessario anzitutto la materia prima ove scolpirla e chi la realizzerà”.