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venerdì, Novembre 22, 2024

Fiumi in secca, fauna fluviale spostata a monte. Ma c’è altro da fare

L’eccezionale siccità di questa estate deve far ripensare il sistema di tutela dei corsi d’acqua e delle sorgenti, per garantire il mantenimento della flora e della fauna, anche attraverso una stretta collaborazione con le varie realtà impegnate sul territorio. L’assessore all’ambiente Michele Silicani sta attentamente monitorando la situazione, alla luce delle condizioni di forte siccità che stanno mettendo in ginocchio tutte le regioni.

“Uno studio del consorzio regionale Lamma – spiega l’assessore Silicani – rileva la forte anomalia delle precipitazioni e delle temperature di questi sei primi mesi dell’anno, ancor più evidente se rapportiamo questi dati all’andamento degli ultimi settanta anni. Il perdurare del caldo secco di questa estate sta provocando ovunque problemi, attenuati sul nostro territorio grazie al particolare sistema carsico che garantisce una alimentazione costante delle sorgenti e quindi dei corsi d’acqua, basti pensare a quella sorta di sistema a vasi comunicanti che ci permette di essere alimentati anche dalla Garfagnana”.

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Un sistema che tiene, nonostante sia messo a dura prova dalla mancanza di precipitazioni, con ripercussioni soprattutto sui tratti finali dei corsi d’acqua, come si può facilmente constatare dalla siccità del fiume Versilia.

“Dinanzi a queste serie problematiche – aggiunge Silicani – va rimarcato il provvidenziale intervento, lo scorso maggio, dei volontari della federazione italiana pesca sportiva e attività subacquee che sono intervenuti per mettere in salvo migliaia di piccoli pesci che, proprio per il progressivo prosciugamento del fiume, sarebbero morti nel giro di pochi giorni. Questo intervento ha permesso un ripopolamento a monte, consentendo così alla fauna autoctona di proseguire il proprio ciclo di vita”.

Questa situazione fa interrogare sulla necessità di adottare provvedimenti lungimiranti, facendo tesoro di quanto si sta vivendo in questa torrida estate, proprio per questo l’assessore all’ambiente intende avviare un percorso condiviso sia con il Comune di Stazzema, per quanto attiene al fiume Vezza, sia a livello intercomunale per la protezione di un bene comune quali sono i corsi d’acqua.

“Oltre alle iniziative a livello amministrativo – aggiunge Silicani – ritengo fondamentale la collaborazione con tutte quelle realtà locali che hanno a cuore l’ambiente e, nello specifico, i corsi d’acqua per avviare iniziative di sensibilizzazione e di tutela che preservino quindi anche le specie autoctone, dinanzi a pericoli e situazioni di vario genere, non ultima quella che stiamo vivendo in questa estate”.

Un’emergenza che porta con sé una profonda riflessione e che potrebbe sfociare sia in iniziative ad hoc per la tutela delle sorgenti esistenti, evitandone la dispersione, ma anche nella ricerca e riscoperta di altre sorgenti naturali minori che potrebbero al contempo rappresentare una nuova attrattiva naturalistica per il territorio.

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