Gestione dei procedimenti relativi al demanio marittimo: l’amministrazione comunale di Forte dei Marmi affianca al gruppo di lavoro intersettoriale esperti con provata competenza in materia di demanio, legale e finanziario. ”Vogliamo difendere i valori e la tipicità delle imprese che hanno fatto la storia del nostro territorio”, afferma il sindaco Bruno Murzi.
Forte dei Marmi, con i suoi cento stabilimenti balneari e ristoranti del lungomare che ogni estate accolgono villeggianti e turisti, si prepara ad affrontare i complessi procedimenti che porteranno all’assegnazione delle concessioni demaniali nei prossimi anni.
Per farlo ha messo appunto in piedi una vera task force con l’intento di andare a tutelare le caratteristiche tipologiche degli stabilimenti balneari che hanno fatto la storia e l’economia di Forte dei Marmi.
“Dopo aver costituito nel giugno scorso – spiega il sindaco Bruno Murzi – la commissione intersettoriale dell’Ente, abbiamo ritenuto, vista la sempre più intricata normativa regionale e nazionale, di affiancare alla stessa figure di comprovata esperienza in materia demaniale, legale e finanziaria. La nostra volontà è infatti quella di cercare di tutelare i valori identitari e tipologici degli stabilimenti di Forte dei Marmi che rappresentano un marchio riconoscibile a livello internazionale anche per la tipicità architettonica e ambientale.”
“Non dimentichiamo – prosegue Murzi – che i primi stabilimenti balneari a Forte dei Marmi risalgono alla fine del XIX secolo, intorno agli anni 1880-1890. Le prime strutture balneari erano molto semplici, costituite da capanne di legno o tende sulla spiaggia, e fornivano piccoli servizi . Negli anni seguenti, con l’aumento della popolarità di Forte dei Marmi come meta estiva per l’élite italiana ed europea, gli stabilimenti si evolsero rapidamente per trasformarsi già nei primi decenni del Novecento, in strutture maggiormente attrezzate con cabine, ristoranti e servizi che ancora oggi caratterizzano la spiaggia di Forte dei Marmi, contribuendo a trasformarla in una delle località balneari più rinomate a livello internazionale”.
“Pagine di storia che dunque devono essere riconosciute – conclude il primo cittadino – perché costituiscono il nostro patrimonio culturale ed economico, senza le quali Forte dei Marmi non sarebbe stata quella che è oggi. Faremo dunque il possibile per difendere questi valori”.