A partire da domani il Palazzo Comunale sarà illuminato di bianco. Un’iniziativa promossa dall’amministrazione Murzi e condivisa e approvata dai capigruppo consiliari di opposizione.
Un segnale forte, simbolico, con cui il Comune di Forte dei Marmi condanna con fermezza il massacro in corso nella Striscia di Gaza e chiede un immediato cessate il fuoco, nel rispetto dei diritti umani e della dignità civile.
L’accensione in bianco del Palazzo Comunale vuole essere un chiaro segno rivolto alla pace sul territorio di Gaza, ma anche alla pietà e alla memoria delle vittime innocenti. Si affianca idealmente ai sudari esposti nei giorni scorsi: un abbraccio silenzioso a chi ha perso la vita, un gesto di umanità che non può restare inascoltato.
“Ringrazio i capigruppo consiliari di opposizione – afferma il sindaco Bruno Murzi – per aver condiviso insieme alla mia maggioranza con responsabilità e sensibilità questa scelta. Il segnale che Forte dei Marmi lancia è unitario, netto e profondamente umano: la pace, la pietà e il rispetto per la vita non possono mai essere messi da parte”.
“Non si può pensare di vincere una guerra a ogni costo – dichiara il primo cittadino – Ora basta. Non si può accettare che l’uccisione di uno, dieci, cento bambini venga giustificata con l’uccisione di uno, dieci, terroristi. Le vittime civili non sono un effetto collaterale da ignorare: decine di migliaia di bambini non possono essere ridotti a numeri. Sono vite, ognuna di valore inestimabile”.
“La ricerca di una vittoria che calpesta i diritti umani – prosegue il sindaco – che annienta intere comunità, che cancella ogni principio di umanità, non è più difendibile. Sa di sopruso, di crimine, di pulizia etnica. Uno Stato che si definisce democratico e fondato sul diritto non può credere che ogni mezzo sia lecito per raggiungere i propri fini. Il rispetto delle regole civili e del diritto internazionale non è facoltativo: è un dovere morale ed etico. Sempre”.
“Sappiamo distinguere tra il popolo israeliano e i suoi governanti – aggiunge Murzi – A tutti gli uomini e le donne israeliane che subiscono anch’essi le conseguenze di scelte politiche disumane va la nostra solidarietà. Ma non possiamo restare in silenzio di fronte alle responsabilità del Primo Ministro Netanyahu e del suo governo, portatori di distruzione, dolore e fallimento. Incapaci di perseguire l’unica vera strada possibile anche per il futuro di Israele: una pace giusta, duratura, dignitosa”.
“Sappiamo bene che le nostre parole – conclude il sindaco – difficilmente porteranno consiglio a chi oggi detiene il potere, ma è nostro dovere civile e morale affermare con chiarezza che il Primo Ministro Netanyahu e i suoi ministri sono persone indesiderate nella nostra comunità. Un atto simbolico, certo, ma che rappresenta per noi una severa condanna”.