Commemorare le vittime dell’Olocausto e riflettere perchè tutto ciò non accada mai più, questo il valore della Giornata della Memoria, lunedì 27 gennaio, istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite esattamente 20 anni fa.
“Sono passati ottanta anni da quel 27 gennaio 1945 in cui fu liberato il campo di concentramento di Auschwitz – ricorda la consigliera delegata alla memoria Silvia Barsotti – , decenni in cui si è lavorato alla conservazione della memoria come strumento non solo per onorare il passato ma anche e soprattutto per costruire il futuro”.
A Massarosa si inizia il 25 gennaio alle 16 a Villa Gori con l’inaugurazione di “Nevermore”, mostra di Emanuele Giannecchini promossa dal gruppo fotografico Avis Stiava con il patrocinio del Comune di Massarosa. La mostra sarà visitabile fino al 2 febbraio, con orario apertura: lunedi 27 gennaio 10-13 e 16-20; da martedi a venerdi 17-20; sabato e domenica 16-22.
Iniziative istituzionali il 27 gennαιο in Sala del Consiglio in Municipio. Appuntamento alle 17.30 con un programma ricco di interventi, proiezioni, letture e musica. Dopo i saluti istituzionali, letture e musica a cura di Patrizia Lazzarini (attrice) e Giampiero Pierini (flautista) e a seguire presentazione e proiezione del video a cura di Gabriella Paolini, presidente Anpi Massarosa. Sarà poi la volta di Silvia Barsotti, consigliera delegata alla memoria storica, e di Paolo Molco consigliere della comunita ebraica di Pisa e del direttore ISREC Lucca Jonathan Pieri. Le foto della mostra “Nevermore” di Emanuele Giannecchini saranno proiettate anche in Sala del Consiglio con la musica a cura di Giampiero Pierini. Concluderànno il programma dell’iniziativa ancora le letture di Patrizia Lazzarini con la musica del maestro Pierini. Per l’occasione esposizione dei lavori fatti dagli alunni dei due istituti comprensivi, Margherita Hack ed Armando Sforzi.
“Le scuole, le associazioni, il mondo della cultura, la nostra comunità celebra questa giornata come auspicio di Pace in un mondo sempre più drammaticamente sconvolto dai conflitti – conclude la sindaca Simona Barsotti – : la memoria e la democrazia sono gli strumenti da cui ancora una volta ripartire tutti insieme”.
