Seconda giornata di MemoFest domani (sabato 12 luglio) dalle ore 19.30 a Palazzo Mediceo con una storia irrisolta, ovvero la vicenda della morte di Giulio Regeni.
I genitori Giulio, Claudio Regeni e Paola Deffendi, assieme alla loro avvocata Alessandra Ballerini ripercorreranno questa lunga vicenda.
Come ben noto, il giovane ricercatore dell’Università di Cambridge scomparve nel 2016 al Cairo, dove si trovava per svolgere una ricerca sul campo nell’ambito del suo dottorato. Il suo corpo, martoriato da atroci torture, venne ritrovato il 3 febbraio ai margini di una superstrada.
Da allora sono passati nove anni di lotta, ostacoli, depistaggi e silenzi. Ma anche di resistenza, determinazione e amore incondizionato, grazie alla tenacia dei genitori, Paola Deffendi e Claudio Regeni, e all’impegno infaticabile dell’avvocata Alessandra Ballerini. Così si è finalmente arrivati a un processo in corso che potrebbe giungere a sentenza entro l’autunno.
Alle ore 21.30 spazio alla musica, con la cantautrice Francamente, un progetto torinese trapiantato a Berlino. Queerness e attivismo occupano il centro della sua produzione musicale, che si muove tra cantautorato ed elettronica. Da grande vorrebbe fare la filosofa. Dal 2021 è parte di “Canta Fino a Dieci”, collettivo transfemminista che ha come obiettivo l’abbattimento del gender gap nell’industria musicale. 2022 e 2023 sono anni di sperimentazione nella capitale tedesca al fianco dell’amico produttore Tomer Levy, mentre nel 2024 inizia la sua collaborazione con Basta Musica e Costello’s Records e partecipa a X Factor Italia.

Durante le giornate del Festival sono previsti eventi collaterali all’interno del giardino dove saranno presenti gli artisti e le artiste della Seravezziana con un’estemporanea d’arte, oltre al progetto Chiedi alla Polvere, una libreria viaggiante su una vecchia Bianchina.
Eventi a ingresso gratuito, sino ad esaurimento dei posti.