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lunedì, Febbraio 24, 2025

Il Parco delle Apuane compie 40 anni: le iniziative e un logo. “Adesso un rilancio, in cantiere progetti condivisi”

Circa centomila visitatori, diecimila studenti coinvolti con l’Offerta didattica rivolta alle scuole, duemila bambine e bambini partecipanti ai consueti soggiorni estivi, tre musei realizzati in altrettante aree dalla Lunigiana alla Garfagnana, due riconoscimenti europei e internazionali, pubblicazioni scientifiche e un sostegno costante alle Associazioni del territorio per conservare e promuovere insieme l’area protetta: sono soltanto alcuni numeri riferiti agli ultimi dieci anni che aiutano a ripercorrere, in breve, i traguardi più significativi del Parco delle Alpi Apuane, che in questo 2025 compie 40 anni.

Fu istituito nel 1985 con legge regionale n.5 (del 21.1.1985) a seguito di una raccolta di firme partita molti anni prima e la presentazione, nel 1978, di una legge di iniziativa popolare. Dodici anni dopo, nel 1997 con Legge regionale n. 65, venne poi istituito anche l’Ente per la sua gestione.

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“Sono risultati importanti quelli ottenuti fin qui – dichiara il Presidente del Parco Andrea Tagliasacchi – Ma il quarantesimo sarà l’avvio per gettare le basi future del Parco, raccogliere sfide nuove e uscire dalle contraddizioni che in parte ne hanno frenato lo sviluppo. Come? Attraverso un patto di rilancio con le comunità che nel Parco vivono e lavorano. A partire dai sindaci e tutte le altre istituzioni, Associazione, realtà economiche che ne fanno parte.”

Un po’ di storia. I riconoscimenti istituzionali

Un Parco anomalo nel panorama dei Parchi regionali e nazionali quello delle Apuane, che nato sulla mediazione finalizzata a tutelare l’ecosistema e, al contempo, regolare l’attività estrattiva, si estende su una superficie dove aree protette sono costrette a convivere con zone dove si escava. Tuttavia, si è riusciti a dar vita a progetti di promozione ambientale, creare strutture per divulgare e ottenere importanti riconoscimenti europei e internazionali.

Il primo risale al 2015 quando il Parco ha acquisito lo status di “Unesco Global Geopark” rinnovato già due volte a seguito di verifiche di valutatori inviati a verificare i livelli di conservazione e promozione del patrimonio geologico-ambientale e storico-culturale dell’area protetta, riconosciuta come aree di rilevante valore del pianeta.

L’altro riconoscimento è arrivato nel 2018, anche questo già rinnovato due volte: è l’ammissione alla Cets, la Carta Europea per il Turismo sostenibile nelle Aree Protette. La Carta è il protocollo ideato da Europarc Federation ed è assegnata a Parchi e riserve naturali, a seguito di una verifica sull’impegno a perseguire un turismo sostenibile e a dare attuazione, da parte di soggetti pubblici e privati, a una serie di azioni che portano benefici economici, sociali e ambientali.

Le iniziative storiche destinate ai bambini e alle scuole

Ormai da anni il Parco delle Alpi Apuane organizza dei soggiorni in mezzo alla natura, destinati a bambine e bambini, ragazze e ragazzi con l’intento di offrire un’esperienza residenziale di educazione ambientale. Durante i soggiorni, che si svolgono nelle varie strutture dislocate sulle Apuane, i partecipanti divisi per fasce di età, sono accompagnati e seguiti da guide ambientali. I soggiorni hanno un costo molto limitato grazie ai contributi che il Parco mette a disposizione di ogni partecipante.

L’intento di promuovere l’area protetta tra le nuove generazioni e insegnare loro il rispetto dell’ambiente, da quasi vent’anni anni si traduce anche nella realizzazione dell’Offerta didattica studiata per le scuole. Il Parco propone, infatti, un contenitore di percorsi e concorsi riservati agli istituti scolastici, al cui interno è possibile sviluppare idee progettuali concrete nel campo della didattica naturalistica e dell’educazione ambientale. La graduatoria finale determina l’entità del contributo economico da assegnarsi. Dall’edizione 2018-2019 le esperienze compiute all’interno dell’Offerta didattica possono essere valide come ore di alternanza scuola-lavoro.

Poi c’è l’offerta di escursioni dedicate agli adulti e alle famiglie che negli anni si è arricchita in numero di uscite e dilatata nel tempo, andando a coprire quasi ogni mese dell’anno.

I musei realizzati

L’ApuanGeoLab, ad Equi Terme di Fivizzano è una struttura museale interattiva finalizzata alla divulgazione delle Scienze della Terra e alla conoscenza fisica del territorio apuano. Più che altro un laboratorio, dove una serie di “macchine” guidano il visitatore all’osservazione e alla sperimentazione, in un viaggio ideale, dal globale al locale, da “Gaia” ad “Apua”.

La GeoPark Farm a Bosa è una struttura immersa nel verde dove il Parco ha allestito il Museo della fauna di ieri e di oggi. E’ articolato in due sezioni: da una parte gli animali, talvolta estinti, che vivevano sulle Alpi Apuane durante l’ultima fase glaciale e il post-glaciale, insieme all’uomo della preistoria; dall’altra parte, i carnivori e gli erbivori che ancora oggi si possono incontrare lungo le cime montuose, le praterie e i boschi del Parco. Accanto al Museo sorgono il Centro visite e una Vecchia Cucina dove è possibile svolgere un laboratorio sulla filiera del pane. Intorno ci sono le coltivazioni. Il Parco delle Apuane infatti ha una sua produzione biologica di nicchia e di filiera corta: mele, cachi, noci a seconda delle stagioni.

L’ApuanGeoLab e la GeoPark Farm di Bosa interagiscono con le altre strutture o musei che non sono di proprietà e gestione del Parco, ma si trovano “nel” Parco e concorrono a completare l’offerta di servizi culturali di valore naturalistico dell’area apuana, come l’Orto botanico di Pian della Fioba, il Museo delle Grotte (Tecchia e Buca) di Equi Terme, nonché l’Antro del Corchia e le Miniere dell’Argento vivo di Levigliani.

I contributi a enti e associazioni per iniziative e valorizzazione del patrimonio

Negli anni sono stati cospicui i fondi che il Parco ha destinato al recupero di beni architettonici ed archeologici presenti nell’area parco e contigua e a varie iniziative che attraverso l’arte, la musica, la cultura in generale hanno lo scopo di valorizzare l’area protetta. Destinatari dei contributi sono gli enti e le istituzioni pubbliche, le fondazioni e le associazioni senza scopo di lucro.  Al Club Alpino Italiano (C.A.I.) ogni anno sono poi destinati contributi per interventi sulla segnaletica orizzontale e verticale e sulla manutenzione ordinaria e recupero della rete sentieristica gestita dalle sezioni C.A.I.  con particolare riferimento al territorio di competenza del Parco.

Sentieri e promozione

Periodicamente il Parco stampa cartine con tutte le coordinate che servono a residenti e turisti che vogliono vivere le Apuane. Nel 2018 è stata pubblicata una mappa contenente tutte le informazioni che riguardano l’area protetta, l’elenco completo delle strutture turistiche consigliate dal Parco, i musei del Parco delle Apuane e i riferimenti delle guide del Parco.

Andrea Tagliasacchi, presidente dell’Ente Parco delle Apuane (foto dalla sua pagina Facebook)

Il futuro

Il futuro è in divenire e sarà dedicato ad una maggiore valorizzazione di ciò che è stato realizzato e, soprattutto, alla definizione di progetti nuovi e innovativi che gettino “le basi del Parco di domani”, come lo definisce il Presidente Tagliasacchi. A questo scopo sono in preparazione iniziative speciali che verranno man mano svelate nel corso di tutto il 2025.

Intanto, nell’anno del quarantesimo tutti i progetti realizzati dal Parco o in collaborazione con eventi e associazioni del territorio nel 2025 avranno momenti dedicati alla ricorrenza.

Il logo: Quarant’anni di Parco

Gli eventi del 2025 avranno come carattere distintivo un logo celebrativo realizzato appositamente per il quarantesimo. Disegnato dal personale dell’Ente e scelto attraverso un sondaggio tra i dipendenti stessi, è il numero 40 dipinto di verde. Dentro siede l’immancabile gracchio corallino dal becco arancione, segno distintivo delle Apuane dove risiede e nidifica.

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