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venerdì, Novembre 22, 2024

Il perdono e una figura riabilitata. Gemma Capra racconta nel libro “La crepa e la luce” il marito Luigi Calabresi

La drammatica storia del Commissario Luigi Calabresi e di una famiglia, che ha dovuto ripartire da zero per costruirsi un futuro viene revocata sabato 1° luglio alle 18 nel Giardino dei lecci di Villa Bertelli a Forte dei Marmi con Gemma Capra, la vedova del Commissario, che su questa tragica vicenda ha scritto il libro La crepa e la luce (Mondadori Edizioni). L’evento è il quarto appuntamento della rassegna Parliamone in Villa, condotta dal giornalista Enrico Salvadori.  

Il 17 maggio 1972 veniva ucciso il commissario Luigi Calabresi. Una spietata esecuzione sotto casa, in via Cherubini a Milano. Erano gli anni della strategia della tensione, di un’Italia dilaniata dal terrorismo. Quell’omicidio venne firmato da Lotta Continua, che imputava a Calabresi un ruolo nella morte di Giuseppe Pinelli, l’anarchico accusato dopo l’attentato di piazza Fontana. Per l’omicidio Calabresi furono quattro i condannati: due come esecutori e due come mandanti.

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Parlando di quel giorno, che le ha sconvolto la vita, Gemma Calabresi si è dimostrata molto serena: “È passato un tempo lunghissimo in cui Luigi Calabresi lo abbiamo sempre portato con noi, perché, come dico io, la memoria ha le gambe, non è statica, deve andare avanti. È stato impegnativo, perché ci siamo dedicati a rendergli giustizia, non solo nelle aule dei tribunali, dove abbiamo atteso fiduciosi la verità, ma abbiamo anche ripulito la sua memoria dal fango, gettato dalle calunnie e dalle campagne politiche e di stampa degli anni Settanta. È stato un lungo percorso, ma oggi finalmente l’immagine di Luigi Calabresi nel Paese corrisponde a quello che lui era veramente: una persona onesta, appassionata, che amava il suo lavoro. Io oggi, arrivata a questo punto della mia vita, provo un senso di serenità e di grande pace, anche grazie a tutti voi”.

Il libro è una testimonianza di amore e perdono di questa donna, che è riuscita non solo a sopravvivere alla tragedia dell’uccisione del marito, ma a essere anche una delle voci più autorevoli nel raccontare quegli anni. “Un cammino tortuoso – si legge nella presentazione del libro –  che, partendo dall’umano desiderio di vendetta di una ragazza di venticinque anni con due bambini piccoli e un terzo in arrivo, l’ha condotta, non senza fatica, al crescere i suoi figli lontani da ogni tentazione di rancore e rabbia. E all’abbracciare, nel tempo e con sempre più determinazione, l’idea del perdono. Un’intensa e sincera testimonianza sul senso della giustizia e della memoria. Una lezione di vita, la spiegazione di un percorso di fede e la dimostrazione tangibile di un perdono che è nei fatti”.

L’incontro è a ingresso libero. Prenotazione posti allo 0584 – 78.72.51. Radio Bruno è la radio ufficiale degli incontri.

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