Nuovi interventi di decoro sul territorio comunale di Seravezza. Nei giorni scorsi le maestranze comunali hanno provveduto alla pulizia della fontana dei Puttini in piazza Carducci a Seravezza e di quella in via Alessandrini, attigua al parco pubblico retrostante la chiesa di Ripa. Entrambe le fontane necessitavano di una pulizia, in particolare per la rimozione della patina che si forma con il tempo.
“Interventi che sono stati condotti attraverso una pulizia superficiale ma efficace – spiega Adamo Bernardi, assessore al decoro urbano – utilizzando acqua e prodotti non aggressivi, con l’obiettivo di far riemergere pienamente lo splendore e il candore del marmo”.
La fontana di Ripa, posizionata vicino al parchetto che ospita il monumento al migrante, è interamente realizzata in marmo e molto utilizzata da quanti frequentano il parco al cui interno si trovano delle attrazioni per bambini.
Un primo intervento al quale seguirà quello sul Fontanaccio, sempre a Ripa, che necessita anch’esso di un’opera di pulizia. La fontana era stata restaurata due anni fa, attraverso un’approfondita opera di pulizia condotta con l’intervento di una ditta specializzata, l’imbiancatura della struttura che la ospita e il posizionamento di due basamenti in marmo ai lati della vasca, progettati dagli studenti dell’Istituto Marcni e offerti dalla ditta Henraux, particolarmente utili per i fruitori che possono così poggiarvi i contenitori da riempire.
“Adesso si tratterà di procedere, anche qui, con un intervento più semplice – aggiunge Bernardi – di pulizia superficiale da quelle macchie verdognole che si creano. Un’opera che rientra nell’ordinaria manutenzione del territorio e che deve avvenire con una certa regolarità, sia per garantire una costante pulizia e decoro, sia per evitare poi interventi più impegnativi, anche economicamente”.
Infine la fontana dei Puttini, nella centrale piazza Carducci del capoluogo, dove è stata attuata una pulizia che concorre senz’altro alla riqualificazione di quest’area del paese. Anche qui prodotti idonei, acqua e il cosiddetto “olio di gomito” hanno permesso di restituire alla cittadinanza lo splendore di questo manufatto risalente al 1877 e opera del maestro Gaetano Salviotti, realizzato in marmo bianco e bardiglio del Monte Costa.
Costituita da un corpo centrale di forma triangolare, la fontana ha tre vasche circolari sormontate da altrettante sculture in marmo che rappresentano dei puttini che cavalcano un pesce. Al centro una colonna, ornata alla base da tre facce umane dalle cui bocche fuoriesce acqua. All’estremità superiore della colonna si trova un vaso ornamentale con una targa marmorea che riporta indicazioni dei committenti, ovvero il municipio e il popolo, l’autore del manufatto e la data di costruzione.