Rosaria Ciampella Bertolucci (1927-1990) romana di nascita ma versiliese d’adozione è stata una poetessa, scrittrice e giornalista con una attenzione speciale rivolta alla letteratura e alla storia. E’ dai poliedrici interessi dell’autrice che nasce il volume postumo “La città perduta. Storie e ritratti di Carrara e del territorio apuo-versiliese tra ‘800 e ‘900” (p. 528, BFS edizioni Biblioteca Franco Serantini) che sarà presentato domenica 19 giugno, alle ore 10,30, in Sant’Agostino a Pietrasanta su iniziativa della sezione “Gino Lombardi” Versilia dell’Anpi, della Biblioteca Franco Serantini, dell’Istituto di storia sociale, della Resistenza e dell’età contemporanea, e degli Amici della stessa biblioteca.
Il libro, uscito postumo e curato dal figlio Franco, raccoglie, oltre ad alcuni testi inediti, più di sessanta articoli e saggi pubblicati su quotidiani come La Nazione e le Città, in libri collettivi e riviste.
Dopo l’indirizzo di saluto del presidente dell’Anpi, Giovanni Cipollini, il programma prevede una tavola rotonda alla quale parteciperanno Monica Schettino (insegnante), Gualtiero Magnani (insegnante e storico), Alessandro Volpi (docente Università Pisa) e Stefano Bucciarelli (insegnante e storico).
“Il volume – ha detto il curatore Franco Bertolucci – è prima di tutto una testimonianza viva dell’amore che Rosaria nutriva per Carrara, città del marmo, per la sua storia e per quella del più vasto territorio apuo-versiliese. Il maggior pregio degli scritti riproposti nel libro è quello di contribuire a trasmettere ai giovani la consapevolezza e la conoscenza critica del ricco e vivace passato di questo territorio, nei secoli caratterizzato dal lavoro e dalla cultura del marmo”.