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sabato, Luglio 5, 2025

La Fondazione Arkad a Hong Kong con la mostra “Fusion Final”. Prosegue il progetto di scambio e dialogo fra artisti

L’apprezzamento del pubblico e della critica e il riscontro da parte della stampa hanno accompagnato la mostra Fusion Final, organizzata all’Hong Kong Arts Centre dalla Fondazione Arkad di Seravezza.

Nei giorni scorsi la mostra ha presentato 40 sculture, realizzate nell’ambito del progetto Fusion da cinque coppie di artisti, composte da un artista di Hong Kong e un artista attivo in Italia:

  • Danny Lee e Francesca Bernardini
  • Margaret Chu e Aurélien Boussin
  • Yuen Leung Ho e Jacob Cartwright
  • Violet Shume Flavia Robalo
  • Yaman Chau e Lorenzo Vignoli.

Avviato nel 2021, Fusion ha sperimentato, nelle prime due fasi, un’inedita forma di collaborazione a distanza: dato che la pandemia impediva gli spostamenti delle persone, hanno viaggiato le opere. In Italia gli artisti hanno utilizzato il prezioso marmo bianco delle Alpi Apuane, a Hong Kong il legno di varie essenze: materiali simbolici, capaci di raccontare e testimoniare il loro territorio. Ogni artista ha creato una scultura che è stata poi inviata al partner per essere modificata e dare vita a un’opera nuova e differente.

La terza fase si è svolta tra giugno e luglio 2024 nella sede di Arkad a Seravezza: un simposio di scultura durante il quale i dieci artisti hanno potuto finalmente condividere con il partner ogni fase del processo creativo, dall’ideazione alla lavorazione del marmo e del legno.

Fusion Final ha riunito tutte le opere di Fusion, e ha rappresentato una preziosa testimonianza di come il progetto sia riuscito nei suoi intenti: creare un dialogo fra artisti di continenti diversi, promuovere uno scambio “sculturale” di conoscenza reciproca e realizzare la “fusione” tra culture, materiali e linguaggi creativi evocata dal titolo.

L’obiettivo della Fondazione Arkad è ora di portare la mostra nella Cina continentale, inizialmente a Shenzhen e Shanghai e in altre città. I colloqui con gallerie e istituzioni locali sono già avviati e la prima esposizione si svolgerà nell’estate 2025, un’opportunità importante per proseguire e ampliare il dialogo artistico e culturale che è al centro dell’esperienza di Fusion.

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