Una mostra che vuole essere molto di più di un evento espositivo, un progetto sospeso tra passato e futuro che attraverso l’acqua e le lavandaie da sempre simbolo di Stiava proietta Villa Gori nell’arte contemporanea. “Da Venere a Lavandaia”, la personale di Roberta Giovannini Onniboni inaugura sabato 12 alle 18 a Villa Gori, promossa dal Comitato di Rappresentanza locale di Stiava con il patrocinio del Comune di Massarosa ed il coordinamento artistico di Patrizia Lazzarini.
Quando Roberta Giovannini Onniboni, da anni a lavoro con grandi scultori contemporanei di fama internazionale, si è trasferita a Stiava si è imbattuta nei luoghi ancora intatti sebbene da decenni in disuso delle lavandaie. Incuriosita ha cominciato a cercare notizie e ha deciso che meritavano un monumento, meglio ancora un ciclo di opere che ne ricostruisse visivamente la storia. E così, attraverso documenti, fotografie, testimonianze ha preso forma il racconto “Da Venere a Lavandaia”, Roberta Giovannini Onniboni si è immersa nell’epopea delle lavandaie di Stiava con entusiasmo e rispetto, consapevole di essere entrata in contatto con un importante frammento di storia che tuttavia non è circoscritto a questi luoghi ma esemplare di un lavoro diffuso in tutta Italia e non solo.
La mostra sarà visitabile dal 12 agosto al 3 settembre dalle 18 alle 23
