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venerdì, Giugno 20, 2025

“Mai più sole”, nuova campagna informativa del Centro Antiviolenza. Maltrattamenti in famiglia, l’allarme del Prefetto

Una giornata densa di significati, carica di consapevolezza e di impegno concreto. A Villa Schiff, nel cuore di Montignoso, si è svolta questa mattina la presentazione ufficiale della nuova campagna informativa del Centro Antiviolenza, promossa dal Settore Pari Opportunità del Comune in collaborazione con l’Associazione Le Sabine. Un momento pubblico che ha voluto non solo rilanciare il lavoro svolto in questi anni, ma anche rinnovare con forza un messaggio chiaro: la violenza di genere non è un’emergenza occasionale, ma un fenomeno strutturale da combattere ogni giorno, con costanza, risorse e rete tra istituzioni.

A portare il saluto dell’amministrazione comunale, il sindaco Gianni Lorenzetti, affiancato dall’assessora alle Politiche Sociali Giorgia Podestà e dalla dirigente Nadia Bellè, insieme a rappresentanti delle forze dell’ordine, della prefettura, della scuola e dell’associazione Le Sabine. Non un semplice incontro istituzionale, ma un momento di confronto corale e profondo tra tutti i soggetti coinvolti in prima linea nella tutela delle donne e delle minori vittime di violenza.

Dobbiamo avere il coraggio di guardare in faccia il problema – ha dichiarato il sindaco Lorenzetti – . Le violenze sulle donne non sono episodi isolati o casi di cronaca nera: sono fatti quotidiani, sommersi, che spesso si consumano nel silenzio. È per questo che abbiamo voluto potenziare il nostro Centro Antiviolenza, gestito con competenza e passione dall’Associazione Le Sabine. L’Amministrazione comunale ha investito in questi anni sulla struttura, sull’accoglienza, sulla formazione e oggi, grazie anche al sostegno della Regione Toscana, presentiamo una nuova campagna di comunicazione per raggiungere sempre più donne. Ma non solo: vogliamo rilanciare anche un lavoro culturale, educativo, nelle scuole e nelle famiglie. Perché il rispetto si insegna e si coltiva. Perché il 25 novembre non può essere una data simbolica, ma deve essere un impegno quotidiano. Grazie a chi, con dedizione e sacrificio, tiene viva questa rete: operatrici, volontari, insegnanti, forze dell’ordine. La loro presenza è il nostro vero argine alla solitudine e alla paura.”

A ribadire l’urgenza di un’azione capillare e coordinata, anche le parole di Francesca Menconi, presidente dell’Associazione Le Sabine, e di Scilla Giovacchini, responsabile del Centro Antiviolenza di Montignoso: “Quando una donna varca la soglia del centro non porta con sé solo dolore, ma anche coraggio, e una richiesta implicita: che nessuno la lasci sola. Il nostro lavoro parte proprio da qui, dal farsi trovare pronte e preparate. La promozione è cruciale, perché ancora troppe donne non sanno che esistono servizi gratuiti e altamente qualificati sul territorio. L’80% degli accessi avviene attraverso il passaparola. Ecco perché oggi presentiamo una campagna informativa forte, visibile, chiara. Perché sapere che esiste un luogo sicuro può fare la differenza tra restare o salvarsi. Ringraziamo l’Amministrazione per la nuova stanza emergenza, uno spazio che permetterà di accogliere donne in pericolo anche durante la notte. E grazie alle scuole, perché educare è seminare un cambiamento radicale: il rispetto non si impone, si trasmette.”

Un impegno che trova sponda nella scuola, come sottolineato dal dirigente scolastico dell’Istituto “G.B. Giorgini” di Montignoso, Nicola Iannalfo: “I ragazzi sono un terreno fertile, ma spesso fragile. Le vere assenti oggi sono le famiglie, incapaci di sostenere un’educazione affettiva e relazionale. La scuola può e deve fare molto, ma non può farlo da sola. Abbiamo bisogno di una rete solida, capace di interpretare i segnali di disagio, di ascoltare, di prevenire. La scuola non resterà indifferente. Siamo pronti a fare la nostra parte.”

Il valore delle sinergie è stato sottolineato anche dalle forze dell’ordine. Il Colonnello Alessandro Domenici ha voluto testimoniare il ruolo fondamentale dei centri antiviolenza: “Parliamo di uno dei problemi più gravi e frequenti che affrontiamo ogni giorno. I centri come quello di Montignoso non solo supportano le vittime, ma aiutano noi a intervenire meglio, con più efficacia. Sono una risorsa insostituibile e meriterebbero ancora più sostegno. Grazie per quello che fate. Il vostro lavoro salva vite.”

Una testimonianza condivisa anche dalla Dott.ssa Emanuela Sozzi, dirigente della Divisione Anticrimine della Questura di Massa: “Credo fortemente nel valore della prevenzione, e l’intervento nelle scuole è uno degli strumenti più potenti. Parliamo con i ragazzi, li ascoltiamo, spieghiamo loro cosa sia un comportamento tossico, possessivo. Lo strumento dell’ammonimento del Questore è utile anche in questa direzione: coinvolge non solo chi lo riceve, ma anche la sua famiglia. Prevenire significa costruire, insieme.”

Chiude gli interventi il Prefetto di Massa-Carrara, Guido Aprea, con parole nette e cariche di responsabilità: “Sono tre anni che lavoro su questo territorio e mai come in questo ambito ho visto numeri allarmanti. Parliamo ogni giorno di 3 o 4 casi di maltrattamenti in famiglia. Un dato altissimo, che non può lasciarci indifferenti. Il vero punto debole oggi è la famiglia: manca il primo nucleo educativo, e da lì si innescano dinamiche pericolose. Dobbiamo intervenire prima che la violenza esploda, con tutti gli strumenti a disposizione: protocolli, patti di sicurezza, vigilanza dinamica. Ma soprattutto dobbiamo credere che la responsabilità è collettiva. Famiglia, scuola, Stato: ognuno ha un compito. Nessuno può voltarsi dall’altra parte.”

La giornata di oggi a Montignoso è stata molto più di una presentazione. È stata un richiamo a non restare in silenzio, a riconoscere il valore del lavoro di chi ogni giorno si prende cura delle fragilità, a moltiplicare le alleanze per costruire una cultura nuova, basata sul rispetto, sull’ascolto e sulla libertà. Perché la lotta alla violenza sulle donne è una sfida di civiltà. E riguarda tutti noi.

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