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venerdì, Novembre 22, 2024

Mostra e seminario di studi chiudono le celebrazioni del 50° anniversario della morte di Adolfo Saporetti

Con il seminario di studi che si svolgerà nella Biblioteca Michele Rosi di Camaiore sabato 26 ottobre alle ore 15:30 si concluderanno le celebrazioni dei 50 anni dalla morte di Adolfo Saporetti. 

Dopo la mostra nel mese di giugno alla Galleria Europa a Lido di Camaiore dove è stato possibile vedere più di 30 lavori del maestro Saporetti, con la mostra che si svolgerà nell’Implivium di Palazzo Tori Massoni di Camaiore verranno omaggiati i tre macro periodi della sua vita artistica: il periodo parigino, il periodo americano ed infine il rientro in Italia, tra Milano e Camaiore. 

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Parigi è stato luogo di formazione per Adolfo Saporetti con le sue prime mostre curate da Filippo DePisis e luogo dove conosce la sua amata e futura moglie Anne, poi il trasferimento in America con le frequentazioni di Pollock, De Kooning e Calder ed infine il rientro in Italia con la base milanese ma la reale vita artistica vissuta a Casoli di Camaiore.

A conclusione delle celebrazioni la Biblioteca Michele Rosi ospiterà sabato 26 ottobre alle ore 15:30 un seminario di studi al quale interverranno i critici Lodovico Gierut, Paolo Emilio Antognoli e il curatore Lorenzo Belli autori dei testi pubblicati nel catalogo “50′ SAPORETTI” che verrà presentato durante l’iniziativa.

L’Archivio nato nel 2020 presieduto dalla nipote Rea Saporetti è l’ente organizzatore delle celebrazioni con il supporto del Consorzio di Promozione Turistica della Versilia e il patrocinio del Comune di Camaiore. 

Questi gli orari di apertura della mostra: venerdì 25 ottobre dalle 15:30 alle 18; sabato 26 ottobre e domenica 27 ottobre dalle 10:30 alle 12:30 e dalle 15:30 alle 18. Per informazioni: 328-5845665.

Biografia

Nato a Ravenna nel 1907, Adolfo Saporetti ha studiato pittura a Parigi. Fin da ragazzo aveva rivelato la sua vocazione artistica disegnando caricature. Il padre, socialista, dovette presto riparare in Francia per salvarsi dalla persecuzione dei fascisti e il figlio lo seguì. A Parigi Adolfo Saporetti frequentò i grandi esuli italiani, Turati, Treves, Nenni, Anna Kuliscioff. Nel 1939, alla Galerie De Berri, si tenne a Parigi la sua prima personale.

Nel 1938, sempre a Parigi, Adolfo Saporetti aveva incontrato Anne Jenness, anche lei pittrice. Si sposarono e rimasero uniti tutta la vita, trasferendosi subito – era scoppiata la seconda guerra mondiale – a New York. Divenne ancora più intellettualistico, perdendo il rapporto con l’umano. Dipingendo una figura umana al posto della testa metteva un fiore o una farfalla. Negli anni Sessanta tornò in Italia, prima a Milano e poi a Camaiore, dove incontrò Vittorio Grotti. Continuò a dipingere, a fare quadri meravigliosi, colmi di quell’ironia che si poteva cogliere nel suo sorriso indimenticabile. Morì nel 1974.

(testo della biografia dalla pagina Facebook del Comune di Camaiore)

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