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venerdì, Novembre 22, 2024

Nasce una riserva di pesca nell’area Medicea: costi e funzionamento. La realizzazione curata da Paolicchi

A Seravezza apre una riserva di pesca nell’area Medicea. La scelta non è casuale, dato che nel Chiostro dell’omonimo palazzo, proprio sopra il pozzo, è collocata la scultura che riproduce la trota pescata da Caterina di Lorena, nel 1603.

Sabato 25 febbraio, alle ore 11, a Palazzo Mediceo, la Fondazione presenterà una nuova iniziativa turistico ambientale atta a promuovere il territorio: una nuova riserva di pesca, denominata “ZRS Riserva Medicea”.

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Come si legge sulla pagina Facebook del Comune di Seravezza, l’iniziativa è nata da un’idea dell’assessore Michele Silicani, mentre la realizzazione è stata affidata al giornalista e regista televisivo, esperto proprio di pesca sportiva (detiene il record mondiale di video realizzati, al suo attivo ne conta oltre 2000 in trent’anni di attività) Gionata Paolicchi, seravezzino doc, figlio del noto scrittore ed esperto di storiografia locale, Costantino, per decenni dipendente comunale e dirigente dell’Ufficio Scuola e Cultura, proprio a Seravezza.

“Ho realizzato il sogno di una vita – dichiara Gionata Paolicchi sui social del Comune – e quando l’assessore Silicani mi ha proposto di dar vita ad un progetto in stretta connessione con il fiume, ecco che ha preso corpo la ZRS Riserva Medicea. L’iter burocratico non è stato semplice ed è ancora in corso, anche se siamo quasi in dirittura d’arrivo e per questo voglio ringraziare il sindaco Alessandrini, il vice sindaco Adamo Bernardi, il cui intervento è stato indispensabile per velocizzare le pratiche, l’assessore Silicani e gli uffici preposti. Fondamentale è stato anche il contributo dei volontari di due associazioni di pescatori, ‘Mosca Club Apuano’ e ‘Fly Club 90’, senza il loro lavoro e la grande passione che li accomuna, sarebbe stato impossibile dar seguito a questo progetto”.

“Pescare in riserva, ovviamente, non sarà gratis – annuncia Paolicchi – : immettere trote nel fiume ha un costo importante ed i proventi ricavati dai permessi verranno reinvestiti nel progetto e destinati a mantenere la fauna ittica nel fiume Vezza, al ripristino dell’incubatoio di valle, in località Le Mulina, infine, a dare un piccolo contributo economico a coloro che saranno incaricati di controllare e vigilare sulla riserva”.

“Anche il Comune di Stazzema patrocina la ZRS Riserva Medicea che sarà suddivisa in due parti: zona cattura e zona no kill. La cattura che permetterà di trattenere cinque capi ha un costo di euro 25, inizia al Puntone e termina alla cascata 200 metri sopra Palazzo Mediceo, da lì, poi, si avrà la zona No Kill che termina all’altezza del distributore di carburante, all’Argentiera e, come si evince dal nome attribuito a questo tratto (no kill), il pesce deve essere rilasciato e si può pescare solo con la tecnica della mosca e dello spinning, amo singolo ed ardiglione schiacciato. La zona cattura sarà aperta in base alla portata d’acqua, tra marzo fino, forse, a fine aprile. La zona no kill, invece, sarà aperta fino al 31 dicembre, al costo di euro 18. “Queste le anticipazioni sulle indicazioni che i fruitori saranno chiamati a conoscere e rispettare – si legge ancora sui social del Comune di Seravezza – , da chi è preposto al controllo, a breve sarà reso noto anche il regolamento definitivo”.

I volontari hanno ben tabellato il tratto di fiume interessato per rendere più semplice l’individuazione delle varie zone e per far conoscere il regolamento. Da sabato 25 febbraio, tramite la APP Hooking o sul sito https://www.hooking.eu , sarà possibile acquistare i permessi di pesca. La riserva teme alcune minacce: i bracconieri, i cormorani e la siccità.

“Abbiamo affidato a Terre Medicee e al suo direttore, Davide Monaco, la gestione della riserva – afferma l’assessore Silicani, sempre sulla pagina Facebook del Comune di Seravezza – . La sede stessa è collocata presso Palazzo Mediceo ed il logo che rappresenta la riserva, ha uno dei più famosi emblemi di questo casato, la trota pescata da Caterina di Lorena nel 1603. Possiamo serenamente sbilanciarci dicendo di avere riaperto la riserva di pesca più antica al mondo, la quale rappresenta anche un interessante incentivo per l’indotto commerciale e turistico del territorio: sarà possibile pescare a primavera e in autunno, centinaia di pescatori accorreranno da tutta Italia, spesso saranno realizzati video promozionali e servizi pubblicitari sulle riviste specializzate, siamo certi che, in poco tempo, parleranno tutti della riserva e del nostro meraviglioso territorio”.

Il sindaco Lorenzo Alessandrini aggiunge che l’amministrazione sta “proseguendo a grandi passi verso la strada della promozione turistica, che può essere, come in questo caso specifico, specializzata. In Italia ci sono oltre due milioni di pescatori, le attività ricettive come bar, ristoranti, B&B del nostro comune potranno solo che trarre beneficio da questa iniziativa. Il Comune, peraltro, così come la Fondazione, non spenderanno un solo euro, in quanto si tratta di un’attività che si autofinanzierà con il rilascio dei permessi. Le trote immesse nel fiume, in seguito, scenderanno anche a valle, nei tratti in cui da decenni non si vede questa specie, quindi moltissimi pescatori locali potranno pescare e divertirsi gratuitamente. Un immenso grazie va rivolto ai volontari delle due Associazioni che si sono fatti in quattro per realizzare questo bellissimo progetto”.

L’amministrazione comunale spiega anche che “il tratto di fiume interessato sarà sottoposto al solerte controllo da parte di un guardiano volontario, Franco Barsanti, autorizzato a chiedere ai fruitori i permessi richiesti, al fine di scongiurare il bracconaggio, ma essendo la riserva un bene appartenente alla comunità, tutti potranno vigilare che le regole vengano sempre rispettate”.

Inoltre, “in caso di trasgressione, verranno immediatamente avvertite le Guardie Venatorie. In futuro verranno organizzati, a Palazzo Mediceo, anche conferenze ed eventi a tema pesca sportiva, verranno coinvolte scuole e bambini, al fine di divulgare le buone pratiche.. Peraltro il tratto di riserva, che dalla località il Puntone arriva all’Argentiera, lunga circa 3 km, è stata suddivisa in cinque tratti, ognuno di essi dedicato a persone scomparse recentemente ma che hanno fatto parlare di sé nella pesca sportiva: zona 1 (no kill) Argentiera Andrea Giusti, zona 2 (no kill) Stelio di Manno, zona 3 (no kill) Renato Repetti, zona 4 (cattura) Andrea Bigotti, zona 5 dalla passerella del Conad al Puntone dedicata a Giorgio Calamari”.

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