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mercoledì, Febbraio 5, 2025

“No” allo spostamento della biblioteca “Carducci” nell’ex municipio: lettera aperta di un gruppo di cittadini

Hanno preso “carta e penna”, come si diceva una volta, e scritto al sindaco di Pietrasanta una lettera aperta per comunicargli tutta la loro disapprovazione all’ipotesi di trasferire la biblioteca comunale “Carducci” dalla sua collocazione storica, l’ex convento di Sant’Agostino, in altra sede.

“Generazioni e generazioni di giovani – si legge nella lettera – si sono formati e istruiti nella Biblioteca del Sant’Agostino, luogo unico atto a favorire lo studio, la lettura, la riflessione e la socializzazione”.

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“E’ la storia plurisecolare del luogo – sottolineano i firmatari – che da oltre quarant’anni ospita la biblioteca che oggettivamente ne reclama la permanenza dove ancora oggi si trova richiamando semmai una maggiore attenzione con interventi migliorativi”.

E ancora: la biblioteca resti dov’è anche “in considerazione della vicinanza e compenetrazione con un’altra istituzione pubblica cittadina quale il Museo dei Bozzetti che, non a caso, all’interno degli spazi della biblioteca è nato e cresciuto fino a costituire una sinergia per un pubblico non solo di giovani e di studenti versiliesi ma soprattutto di turisti italiani ed esteri. Per non parlare delle altre diversificate attività (convegnistiche, musicali, espositive) ospitate durante tutto l’anno negli spazi interni ed esterni del Sant’Agostino che convivono in uno standard di piena compatibilità con le attività e i sevizi erogati dalla biblioteca”.

“Auspichiamo – conclude il documento – che questo nostro invito sia accolto e valga a favorire un ripensamento frutto di un reale confronto tra amministratori e amministrati, nell’esclusivo interesse pubblico di una platea di cittadine e cittadini che, come detto, va ben oltre i confini comunali”.

“Da decenni la biblioteca è uno dei gioielli più apprezzati della nostra città – afferma Giuliano Rebechi, promotore e primo firmatario della lettera aperta – . Così la pensò il sindaco Rolando Cecchi Pandolfini che, tra la fine degli anni Settanta e l’inizio del decennio successivo, con il voto del consiglio comunale, investì ingenti risorse pubbliche nel risanamento e nel restauro dell’ex convento, coadiuvato dall’architetto Franco Buselli e dal dottor Pierluigi Gherardi che della biblioteca sarà a lungo direttore. Quel centro culturale, poi intitolato a Luigi Russo, che allora prese il largo è tutt’oggi uno dei più significativi riferimenti identitari della città”.

Hanno sottoscritto la lettera aperta docenti, operatori culturali, artigiani, impiegati. Ecco i loro nomi: Giuliano Rebechi, Massimo Appolloni, Franco Attuoni, Fabiano Balduini, Luca Bonci, Giuliano Buratti, Anna Camaiora, Rita Camaiora, Lorenzo Carletti, Matteo Castagnini, Stefano Giannoni, Angelo Guidi, Giovanni Guidi, Fulvio Mazzola, Isabella Morabito, Marco Palla, Alessio Panichi, Silvia Pardini, Federica Sacchelli, Andrea Giorgio Tomagnini, Alessandro Viti e Sergio Viti.

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