Sono iniziati martedì 9 gennaio e proseguiranno per circa 90 giorni gli interventi di rimozione e smaltimento dei materiali rimasti all’interno dell’ex “Cooperativa di consumo”, propedeutici all’apertura del cantiere vero e proprio che, secondo il progetto da 5 milioni e 479 mila euro dell’amministrazione comunale, coperto per la quasi totalità da risorse Pnrr, andrà a rigenerare l’immobile di via Marconi trasformandolo in un hub d’inclusione rivolto a giovani artisti e creativi.
“Dopo il trasferimento nei nuovi locali del Municipio, completato nel 2022, degli oltre 6 mila documenti dell’Archivio Storico Comunale che erano alloggiati nello stabile – ricorda il sindaco e assessore alla cultura, Alberto Stefano Giovannetti – e la messa in sicurezza, terminata lo scorso dicembre, di sculture e altri elementi di rilevanza storico-artistica, è iniziato lo sgombero dell’edificio da tutti i materiali rimasti, ingombranti e non. I nostri uffici sono in stretto contatto con gli addetti che si stanno occupando di queste rimozioni: qualora, infatti, fossero rinvenuti ulteriori elementi di pregio, i lavori saranno sospesi per eseguire verifiche più approfondite sul loro stato di conservazione e individuare le migliori modalità di prelievo”. Conclusa questa operazione, si proseguirà quindi con una sanificazione generale dell’edificio, alla quale provvederà una ditta specializzata.
Esempio di archeologia industriale degli anni Venti del Novecento, probabilmente unico fra i più significativi insediamenti sul territorio della Versilia, il complesso ha una superficie di 1960 metri quadrati distribuiti su due livelli, più 800 metri di galleria. Il progetto del Comune conserva l’impianto originario, composto da due blocchi di fabbrica paralleli e uno spazio centrale che sarà riconvertito in una galleria urbana, per potenziare e incrementare le esperienze artistiche sul territorio (come mostre temporanee, convegni e altri eventi) ma anche accogliere funzioni d’uso quotidiano (punti ristoro, book shop, servizi e attività d’informazione e formazione) aperte a prescindere dalle iniziative via via organizzate.
La galleria sarà una sorta di cerniera fra i due blocchi laterali che ospiteranno, uno, un centro per laboratori e spazi espositivi integrati per giovani artisti, l’altro un coworking innovativo per start up di giovani imprenditori e artigiani del territorio. Come ulteriore possibilità, il complesso potrà anche accogliere spazi per l’innovazione sociale, rivolgendosi a quelle organizzazioni che si occupano di temi come la salute, la sicurezza, la protezione ambientale, le discriminazioni sociali e le disuguaglianze in ambito economico.
Secondo le tempistiche imposte dal Pnrr, l’intervento di rigenerazione urbana sull’ex Camp dovrà concludersi entro il 31 marzo 2026.