Dopo quasi 60 anni dall’ultima volta, lo Stadio Comunale di Camaiore vedrà totalmente rifatto il proprio manto erboso. L’Amministrazione Comunale ha avviato infatti i lavori di completo rifacimento del manto d’erba del campo, con l’obiettivo di renderlo sempre più bello, efficiente e funzionale.
Oltre al nuovo manto erboso (in erba naturale), i lavori doteranno il campo, per la prima volta ed ex-novo, anche di un impianto di irrigazione a scomparsa, andando a sostituire la vecchia modalità ‘manuale’. In più, alcuni interventi strutturali a spogliatoi e servizi e ai loro impianti di sicurezza.
L’opera, che corrisponde ad un investimento complessivo da 80 mila euro, è stata concordata con il Camaiore Calcio, squadra di casa, che dovrà disputarvi la nuova stagione in Serie D (dopo la promozione di categoria raggiunta stravincendo l’ultimo campionato di Eccellenza Toscana), seguendo le prescrizioni delineate dalla Lega Nazionale Dilettanti, fondamentali per mettere a norma il campo per la nuova categoria e raggiungere l’omologazione.
In più, il cantiere si svilupperà in accordo anche con il Comitato Palio dei Rioni, che dovrà organizzarvi l’edizione 2025 del Palio dei Rioni Città di Camaiore a metà luglio: per quell’appuntamento, i lavori saranno terminati e il campo, totalmente rinnovato, tornerà ad essere di nuovo fruibile.

“Un investimento importante, soprattutto nella forma e nell’obiettivo che incarna – commenta il sindaco Marcello Pierucci -. La decisione di mantenere il manto in erba naturale, nonostante richiederà più attenzione nella gestione, dà bellezza e molta più qualità, anche per le performance atletiche dei calciatori. In ogni caso, per far si che sia un investimento a lungo termine, abbiamo già impegnato altri 10mila euro per acquistare tutti gli strumenti necessari per il mantenimento del campo: questi verranno messi a disposizione della società del Camaiore Calcio che ne curerà la manutenzione ordinaria. Un’ulteriore opera per lo sport, su cui noi stiamo investendo molto: anche da qua passa la crescita e lo sviluppo delle future generazioni”.