Sono cinquanta le osservazioni presentate, da cittadini e associazioni, al Piano Strutturale e inoltrate al Comune entro la scadenza fissata allo scorso 27 dicembre.
Di queste cinque riguardano contributi richiesti ad altri enti od organismi competenti in materia ambientale e una dell’Associazione Italia Nostra. Oltre un terzo riguardano richieste di inserimento di lotti di terreno all’interno del perimetro del territorio urbanizzato e cinque indicazioni in merito a carenze riscontrate nelle tavole dei quadri conoscitivi e di quelli progettuali.
Un paio di osservazioni sono riferite alle problematiche che legano il Piano Strutturale con il Piano Regionale Cave.
Il resto delle richieste, formulate a seguito dell’adozione, sono inerenti a tematiche che investono le norme, l’implementazione del dimensionamento – industriale, artigianale, residenziale e turistico-ricettivo -, fattori relativi al disegno e alla composizione delle UTOE ovvero le Unità Territoriali Omogenee Elementari, aspetti di carattere geologico o idraulico e richieste di esclusione dal vincolo paesaggistico.
Alcune osservazioni, infine, trattano di temi che riguardano non tanto il Piano Strutturale quanto il Piano operativo che costituisce il livello esecutivo della pianificazione urbanistica.
L’Ufficio e l’Assessorato all’Urbanistica, con la collaborazione dei progettisti del Piano, stanno valutando in modo puntuale e approfondito le singole osservazioni che in diversi casi contengono più di una richiesta, al fine di predisporre il documento di controdeduzione, propedeutico alle fase di discussione e al pronunciamento da parte del Consiglio Comunale.
“Un lavoro di analisi e verifica condotto con grande attenzione – commenta l’assessore all’urbanistica Adamo Bernardi – e finalizzato a dare avvio al Piano Operativo, cercando di accelerare quanto possibile i tempi. Un metodo che ha inteso da subito coinvolgere la cittadinanza, attraverso i due incontri pubblici di illustrazione del Piano strutturale, per favorire la massima divulgazione delle informazioni e il confronto con amministratori e tecnici, attraverso un metodo partecipativo che è fondamentale per scelte consapevoli e condivise”.
