Il Premio Letterario Camaiore – “Francesco Belluomini” annuncia altri premi collaterali dell’edizione 2025. La Giuria Tecnica – presieduta da Michele Brancale e composta da Cinzia Demi, Simone Gambacorta, Federico Migliorati, Renato Minore, Ottavio Rossani e Irene Marchegiani – ha assegnato il Premio Internazionale a Widad Nabi, con “Un continente chiamato corpo”, edito da Di Felice.
Nata nel 1985 a Kobane (Siria), capoluogo del distretto di Ain al-Arab (all’interno di Rojava, l’insediamento curdo in Siria), Widad Nabi è una poetessa e scrittrice che dal 2015 vive in esilio a Berlino. Ha raccontato la situazione politico-culturale del proprio paese di origine e della sua vita da rifugiata. Si è fortemente impegnata per i diritti delle donne (sia in Siria che nell’Europa occidentale) e le sue opere fanno parte a pieno titolo dei grandi testi della letteratura contemporanea dell’esilio siriano. Nabi scrive le sue poesie in arabo, la lingua ufficiale del sistema educativo in Siria.
La motivazione del riconoscimento è stata spiegata dal Presidente del PLC Michele Brancale e dall’Assessore alla Cultura Claudia Larini. “Non c’è poesia nella guerra, ma solo macerie, morte, smarrimento, perdita della bussola degli affetti, voragini e cicatrici nel “continente chiamato corpo” che chiama nemico quello che ieri era amico. Nei suoi versi Widad Nabi porta con sé ferite della tragedia siriana, espressiva di quella che Papa Francesco ha definito “guerra mondiale a pezzi”, che distrugge rapporti e città, come l’amatissima Aleppo, tra le più antiche del mondo. Mentre il mondo sembra andare avanti e tanti
salgono le scale mobili della solitudine, agli amici di ieri e ai nemici di oggi viene rivolta la domanda che può far riscrivere la Storia: chi verserà le lacrime del pentimento?”.
La premiazione e la consegna del riconoscimento si terranno, come di consueto, durante la Serata Finale del PLC, in programma a settembre.