Ancora aperto il bando di partecipazione alla XXXVII edizione del Premio Letterario Camaiore – Francesco Belluomini per l’anno 2025. Come da tradizione, il Premio è riservato alle sole opere di poesia in lingua italiana, di autori viventi e pubblicate nel periodo compreso tra il 1 aprile 2024 e il 31 marzo 2025.
Si ricorda che le case editrici o gli autori interessati devono far pervenire copia di ogni pubblicazione entro il 31 maggio 2025 ai componenti della Giuria Tecnica (Michele Brancale, Cinzia Demi, Simone Gambacorta, Federico Migliorati, Renato Minore, Ottavio Rossani e Irene Marchegiani) oltre che al Comune di Camaiore.
La Giuria Tecnica, in riunione collegiale (che si terrà nel mese di giugno 2025), selezionerà i cinque finalisti (a cui spetterà, in quanto tali, un premio di 500,00 euro) che saranno quindi sottoposti al giudizio della Giuria Popolare composta da cinquanta membri (43 cittadini sorteggiati e i 7 studenti vincitori della rassegna “Poesia dei Ragazzi”) che, dopo la lettura dei cinque libri finalisti, formuleranno la propria preferenza su apposita scheda che consegneranno la sera della cerimonia conclusiva in programma a settembre. Al vincitore sarà assegnato un premio di 1.750,00 euro.
Alla sola Giuria Tecnica spetterà poi l’assegnazione di tutti i premi collaterali: il Premio internazionale, il Premio Camaiore Proposta “Vittorio Grotti”, il Premio Speciale, il Premio SIAE Under 35, il Riconoscimento alla Carriera, il Premio in Memoria di Rosanna Lupi e Paola Lucarini, il Premio per la Diffusione della Cultura Poetica Italiana, le Menzioni Speciali.
“Già molti i volumi pervenuti per la partecipazione a questa edizione 2025 del PLC, e tanti altri ne arriveranno – dichiara il Presidente del Premio Michele Brancale -. Una realtà culturale storica a livello territoriale, certo, ma riconosciuta in tutta Italia e nel mondo, che incarna un solo, nitido obiettivo: sensibilizzare alla poesia, a insegnarla, a familiarizzarsi con il linguaggio poetico, l’unico che riesce a farci dire in modo originale cose che resterebbero dentro di noi, oppure che non avrebbero la stessa forza se dette o scritte in un altro modo. Non c’è intelligenza artificiale che possa sondare nel profondo il mistero che è nel cuore delle persone. La poesia, invece, ne è incredibilmente capace”.