Resteranno esposti lungo la “Passeggiata di Ciulla” fino a domenica sera. Poi, per gli otto bassorilievi in bronzo del “Cammino per la memoria”, progetto nato dalla collaborazione fra la Croce Verde di Pietrasanta e l’istituto Don Lazzeri-Stagi, curato dall’architetto Enrico Bascherini e subito sposato dall’amministrazione comunale, inizierà l’installazione lungo la mulattiera che unisce la “Piccola Atene” e Sant’Anna di Stazzema. Tante persone, venerdì pomeriggio, si sono raccolte in piazza Statuto per scoprire i lavori di Bianca Simonetti, Vitalianoangelo Capezzuto, Daria Yermakova, Eleonora Francione, Giacomo Salvetti, Gaia Pranzo, Tommaso Olivi, Nicola Neri ed Ester Selmi, tutti della 4a e 5a dell’indirizzo arti figurative, tradotti in opera dalla fonderia Mariani, Del Chiaro e Versiliese.
“Memoria e solidarietà – ha ricordato Gabriele Dalle Luche, presidente della sezione cittadina della Croce Verde – sono le due parole che guidano e identificano il calendario delle celebrazioni per i primi 160 anni della Croce Verde di Pietrasanta: il compimento di questo progetto, che all’inizio ci sembrava forse un po’ troppo ambizioso ma che siamo riusciti a realizzare proprio grazie a tante forze buone che hanno lavorato insieme, ne è piena e completa testimonianza”.
“Pietrasanta – ha proseguito l’assessore alle frazioni, Ermanno Sorbo – si è candidata a Capitale italiana dell’arte contemporanea 2027: questa splendida iniziativa unisce il territorio attraverso la forza della memoria che diventa realizzazione artistica grazie ai giovani e ai nostri maestri fonditori ed è l’emblema di quanto la città creda nel potere trasformativo dell’arte e nel coinvolgimento delle nuove generazioni che sono i due assi portanti del dossier presentato, a metà giugno, al Ministero della Cultura”.
Il sindaco di Stazzema, Maurizio Verona, ha ricordato l’importanza di “trasformare un sentiero del crimine in un sentiero della bellezza attraverso l’arte plasmata dalle mani dei giovani che saranno i nuovi testimoni della storia di Sant’Anna di Stazzema”; il dirigente scolastico dello “Stagi” Giovanni Fiorillo ha sottolineato come non sia solo un percorso di memoria storica “ma anche l’unione reale e concreta delle risorse migliori del territorio, scuola, istituzioni e associazioni che hanno dato vita a questo progetto”. “Sono bellissime – così Umberto Mancini, presidente dell’Associazione Martiri di Sant’Anna – e siamo davvero felici di aver condiviso questo progetto che unisce tante cose: l’omaggio ai nostri martiri, un modo particolare, attraverso l’arte, di mantenere viva la memoria dell’eccidio e la connessione fra Sant’Anna e Pietrasanta, rappresentata proprio da quella mulattiera che collegava i due luoghi prima della strada asfaltata e che gli abitanti della frazione percorrevano regolarmente”.

“Questi ragazzi – ha aggiunto Carlo Carli – hanno acquisito pienamente le testimonianze dei superstiti e le nozioni storiche trasmesse dai professori. Lo vediamo nelle opere che hanno realizzato: non sono semplici adempimenti di un obbligo didattico ma lavori che hanno risposto a una partecipazione intima, vera e sincera”.
“Senza memoria non c’è futuro – ha concluso Mario Marsili, uno dei superstiti dell’eccidio nazifascista del ‘44 – ma il mio invito per le nuove generazioni è di trarre dai nostri ricordi di guerra e di morte la volontà forte di sostenere un percorso di libertà, pace e democrazia”.
Entro il 12 agosto, data dell’anniversario della strage di Sant’Anna, i bassorilievi saranno collocati, nell’ordine, presso la sede della Croce Verde di Pietrasanta; al “Mulino Rosso” di Valdicastello; dove sorgeva l’ospedale e all’inizio della mulattiera, sempre nella frazione carducciana; ancora, nei pressi di uno dei mulini che costeggiano il sentiero; a metà del percorso; presso il lavatoio di Sant’Anna e, infine, sul piazzale della chiesa, luogo simbolo dell’eccidio.