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lunedì, Novembre 25, 2024

Riomagno diventa capitale della fotografia per due giorni. Mostre, letture e talk show: il programma

Il Gruppo Fotografico Iperfocale di Pietrasanta e la Fondazione Terre Medicee, in collaborazione con il Comune di Seravezza e la Pro Loco e il patrocinio del Parco delle Alpi Apuane e della Federazione Italiana Associazioni Fotografiche, organizzano la manifestazione “Riomagno Foto Incontri 2023”.

Dopo i successi delle passate edizioni, che hanno visto la partecipazione di centinaia di fotografi e l’esposizione di migliaia di fotografie (sono stati stimati migliaia di visitatori nei weekend di svolgimento della manifestazione), è in allestimento la nuova edizione che si svolgerà il 24 e 25 giugno (apertura sabato alle ore 17.30), nel paese di Riomagno di Seravezza.

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L’EVENTO

Il “Riomagno Foto Incontri” si svolgerà con una “due giorni fotografica” (sull’esempio di Arles in Francia), in cui fotografi di ogni livello e genere avranno l’opportunità di esporre le proprie opere su supporti di vario tipo (Banner in PVC, Forex, Tela, Carta, ecc.).

Da sottolineare la partecipazione, nelle scorse edizioni, di esponenti di spicco della fotografia nazionale e internazionale come Pepi Merisio, Anke Merzbach, Sandro Santioli, Carlo Delli, Iago Corazza, Umicini, Giovanni Gastel, Veronica Gaido, Romano Cagnoni e il noto fotoreporter Massimo Sestini che nell’edizione 2018 è stato l’autore principale fornendo le immagini in anteprima del Lavoro sugli incursori della Marina Militare Comsubin.

Caratteristica particolare della kermesse, (che sarà arricchita anche da performance estemporanee e spettacoli), è che il tutto si svolgerà all’aperto, per le vie del caratteristico paesetto, con la partecipazione attiva degli abitanti che metteranno a disposizione cortili, vicoli, cantine, balconi, mura, finestre, nicchie e quant’altro per l’allestimento della mostra, in un clima di serena convivialità.

Il fatto che il tutto si svolga in concomitanza con i festeggiamenti del Santo patrono, San Giovanni, farà sì che l’evento venga allietato ed accompagnato da musica, spettacoli e degustazione di prodotti locali. Tutte le persone che si adoperano per l’organizzazione sono volontari e l’ingresso alla manifestazione è gratuito.

Dalla prima edizione la manifestazione ha visto un crescendo della qualità dei lavori esposti e del programma degli eventi collaterali. Questo si è ripercosso positivamente sul numero di presenze e sul gradimento dei visitatori che, in gran parte, arrivano da tutta la provincia di Lucca, da altre province della Toscana e da fuori regione, dando così notevole visibilità al territorio.

“La Fondazione Terre Medicee sostiene con grande convinzione e impegno questa manifestazione – spiega il direttore generale Davide Monaco – per la grande qualità e bellezza che la direzione artistica ha sempre garantito e per il coinvolgimento di tutto il paese che dà un valore aggiunto e di originalità all’evento. Un apprezzamento del resto dimostrato, ad ogni edizione, dalle migliaia di visitatori in cerca di bellezza e di originalità. L’obiettivo della Fondazione è non solo di promuovere eventi nell’area medicea ma di sostenere anche quanto di qualitativamente elevato esiste sul territorio, così da incrementarne le potenzialità e far crescere le varie iniziative che concorrono a una crescita culturale del nostro comune”.

Riomagno Foto Incontri è un grande puzzle composto dai singoli autori che rappresentano, ognuno attraverso il proprio linguaggio, le molteplici facce e valenze della fotografia e dei suoi generi. Il paese diventa quindi un grande contenitore che raccoglie la fotografia a 360 gradiUn racconto orizzontale – rappresentato dai vari stili e generi – e verticale per la presenza della storia della fotografia dalle sue origini fino ad arrivare alle nuove sperimentazioni di intelligenza artificiale.

Non c’è un vero e proprio tema unico. Nel caso di molti autori vedremo solo all’ultimo cosa esporranno. Però nel corso dell’organizzazione, in questi mesi di scelta, contatti, idee, si è venuto a delineare un carattere ben preciso della manifestazione. In questa edizione ci sarà modo per il visitatore di attraversare e camminare letteralmente, percorrendo le vie del paese e osservando le opere nel fiume, dentro una rappresentazione variegata dell’umanità con i suoi difetti, le sue caratterizzazioni, i suoi pregi, la sua bellezza, la dignità, le contraddizioni e il suo modo di vivere, sfruttare, rispettare, violare, ammirare, impoverire, salvaguardare il pianeta su cui vive. Una cosa spontanea, forse un’esigenza di testimonianza di questi tempi. Ogni pezzo che arrivava si andava ad incastrare con il precedente. Sintomo di un sentore comune, voglia di raccontare, denunciare, osservare, far riflettere. E’ stato quindi solo questione di intuire questa tendenza e farne la regia.

Confermata anche per questo anno la lettura portfolio e immagini singole non competitive all’interno della centrale e caratteristica chiesa alla presenza di due lettori d’eccezione. Appuntamento domenica 25 giugno dalle ore 9,30 alle 12,30 e dalle ore 15 alle 18. Lettori: Denis Curti e Enrico Stefanelli.

Domenica, a chiusura delle letture, è previsto un talk nel giardino dell’Odile, condotto da Francesco Speroni che dialogherà con alcuni dei principali autori.

I PROTAGONISTI

Denis Curti: giornalista e critico fotografico è stato direttore di Contrasto Milano e del mensile Il Fotografo. Esperto del mercato del collezionismo e fondatore di STILL Fotografia. Oggi è curatore di mostre, autore di numerosi libri sulla fotografia. Direttore del Festival di fotografia Capri, direttore de LE STANZE DELLA FOTOGRAFIA A VENEZIA e direttore artistico del Deloitte Photo Grant.

Enrico Stefanelli: fondatore e direttore artistico di Photolux Festival Lucca, biennale internazionale di fotografia, è curatore di mostre ed ha partecipato come esperto di giuria e lettore di portfolio ai più importanti festival internazionali di fotografia tra cui Les Rencontre d’Arles, è membro del Comitato di Nomina per il programma “6×6” della World Press Photo, per il Leica Oskar Barnack Award e per il Prix Pictet.

“E’ nostra intenzione, in ogni nuova edizione – spiegano gli organizzatori – integrare e arricchire la particolarità e l’innovazione del tipo di manifestazione con un nuovi pionieristici progetti, dando particolare risalto al lavoro fotografico la cui sede espositiva è costituita dalle facciate delle abitazioni dislocate all’ingresso del paese, lungo la strada che porta al centro e sulle costruzioni che racchiudono la caratteristica piazza che vede, in posizione leggermente sopraelevata, la Chiesa, con numerose stampe di grande formato”.

Autore principale di questa edizione è il fotografo di rilevanza internazionale Massimo Vitali. Dapprima reportagista, poi direttore della fotografia in ambito cinematografico, a inizio anni novanta si orienta sul grande formato. Il modus operandi di Vitali per gli anni a venire è una visione frontale e la posizione sopraelevata grazie a una piattaforma che viene montata volta volta nei luoghi prescelti (anche e soprattutto in acqua). Tutto ciò consente all’autore di raccontare i luoghi e al tempo stesso compilare un manuale socio-antropologico dell’identità italiana e non solo. Le foto oggetto del progetto copriranno una superficie totale di circa 200 mq.

Questa edizione vanta inoltre importanti collaborazioni e partecipazioni:

  • Salvatore Matarazzo: fotografo professionista, è membro del collettivo internazionale di Street Photography Full Frontal Flash. Il suo tratto distintivo è l’uso originale del flash con cui scolpisce i volti delle persone che incontra. Suo è il ritratto a Libero Musetti usato per il manifesto dell’evento. Salvatore Matarazzo lo trovate ai terrazzi e per le vie del paese.
  • Romano Cagnoni Foundation ha concesso le stampe di EXODUS di Nicolò Filippo Rosso, vincitore della seconda edizione del Romano Cagnoni Award. Un viaggio cominciato cinque anni fa seguendo le rotte dei flussi migratoridal Venezuela alla Colombia, dal Centro America al Messico e agli Stati Uniti. Storie di perdita e separazione, di conflitti, persecuzioni e impunità.
  • Wall of Sound Gallery fondata dal fotografo Guido Harari, a Riomagno riproporrà le immagini in pvc di grandi dimensioni con i ritratti dei più grandi miti della musica, fotografati dall’autore. Da Patty Smith a Tom Waits. Da David Gilmour a Jimmy Page, ecc.
  • Lorenzo Shoubridge: i suoi scatti hanno fatto il giro d’Europa. Premiati al Wildlife Photographer Of The Year, al GDT European Photographer Of The Year e il Montphoto. Riomagno lo ospita nel Giardino dell’Odile.
  • Alessandro Fruzzetti con il progetto Fluid è stato tra i 10 migliori progetti finalisti di portfolio Italia 2022.
  • Stefania Adami recentemente è stata riconosciuta Maestra della fotografia italiana. L’onorificenza trova motivazione in una intensa attività fotografica volta a raccontare l’uomo e il suo mondo, attenta ai più deboli e alle contraddizioni insite nella vita modena. Due lavori: Barconi d’alto bordo e Adagio Napoletano. Opera seconda classificata a portfolio Italia 2022.
  • Fiaf Federazione Italiana Associazioni Fotografiche con il progetto nazionale che ha coinvolto fotografi da tutta Italia “Ambiente Clima Futuro”
  • Stefano Corsini con Contaminazioni Polaroid
  • Pietro Guidugli con 50 anni e non sentirli
  • Flem Laboratorio
  • Barbara Agostini con Tra la piuma e l’acqua
  • Florian D’Angelo con Plastic Species
  • La fotografia minutera
  • Versilia Photo Fest
  • Giovanni Romboni

Di particolare interesse le installazioni galleggianti nel fiume e nella cascata di Luca Romano. Artista eclettico e poliedrico che fin dalla prima edizione si è dedicato ad utilizzare le superfici più improbabili come l’acqua come superficie espositiva. Ha esposto i suoi lavori, tra le altre, a Palazzo Mediceo a Seravezza, al Sant’Agostino di Pietrasanta, a Palazzo Ducale a Massa e al Real Collegio a Lucca. Sempre di grande interesse i temi trattati per le sue installazioni a Riomagno. In questa edizione presenta L’Isola che non c’è. Ironica trasposizione del modello ecologico occidentale. Graffiante sguardo sul moderno benessere, bulimico fagocitatore di risorse e gigante produttore di spreco e rifiuti.

Infine la collettiva del Gruppo Fotografico Iperfocale “Vanità” . Un racconto a più voci che cerca di interpretarne attraverso le immagini le molteplici sfaccettature della Vanità in quanto eccessivo compiacimento di sé stessi e delle proprie qualità. Ostentazione delle proprie doti nel desiderio di piacere agli altri e suscitare ammirazione. Non sempre sinonimo di vuotezza d’animo, spesso sofferenza interiore.

INFORMAZIONI

Servizio navetta sabato e domenica, dalle ore 18 alle 23, con partenza da Seravezza, presso il parcheggio Ceragiola e l’area Medicea.

Per info scrivere una email a gruppofotograficoiperfocale@gmail.com, oppure inviare un messaggio WhatsApp al numero 3284580724.

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