“Lo stecco usato per ‘rumare’ il colore è già pittura”: è la filosofia di Gianfranco Pacini, artista nato a Guamo, in lucchesia e protagonista della mostra “Stecchi. Segni di vita” che aprirà al pubblico sabato 8 febbraio alle 17 nella sala delle Grasce, all’interno del complesso di Sant’Agostino.
Pacini trasforma il semplice bastoncino usato per mescolare i colori in una potente metafora dell’essere umano: simbolo della semplicità, lo stecco rappresenta l’uomo spogliato dal superfluo, intriso del Divino; è la materia scartata dai costruttori che diventa pietra angolare, è l’ultimo che, come suggerisce il messaggio universale dell’artista, sarà il primo. L’ispirazione di Pacini nasce dalla sua esperienza vissuta accanto ai campesinos sudamericani, gli “ultimi” che gli hanno insegnato la grandezza dell’umiltà.
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L’esposizione sarà visitabile fino al 23 febbraio e, in occasione dell’inaugurazione, l’attrice e conduttrice Emanuela Gennai dialogherà con l’autore e il pubblico per esplorare le emozioni e i significati racchiusi negli “stecchi” di Pacini.