Il legame tra Seravezza e Firenze è più stretto di quanto si possa pensare e recuperarlo rappresenterebbe un contributo alla storia, all’arte e alla cultura.
Questa la convinzione del direttore della Fondazione Terre Medicee Davide Monaco dopo aver partecipato nel capoluogo toscano all’inaugurazione delle installazioni dello scultore Emanuele Giannelli. Un appuntamento importante per l’arte, con la celebre statua di Mr. Arbitrium posizionata all’esterno della basilica di San Lorenzo e il gruppo scultoreo de “I Sospesi” nel chiostro del complesso monumentale.
“La partecipazione e gli incontri avuti in occasione di questo importante appuntamento fiorentino – spiega Davide Monaco – confermano lo stretto legame tra Seravezza e la città di Firenze, in particolare con la basilica di San Lorenzo, attraverso tanti elementi che intrecciano le rispettive storie, sino a convogliare in figure fondamentali per il nostro territorio e per tutta la Toscana, come Michelangelo e la famiglia dei Medici senza i quali Seravezza non sarebbe quello che è oggi, con le sue vicende e le numerose potenzialità. Ma anche Firenze sarebbe diversa senza i marmi di Seravezza, tanto che nel corso dell’evento sono stati ricordati anche i 200 anni di storia della ditta Henraux”.
Proprio a queste potenzialità guarda la Fondazione Terre Medicee per lo sviluppo di uno stretto collegamento con la città gigliata, rispolverando una storia che vede protagonisti Michelangelo, la sua missione in Versilia per la scelta dei marmi seravezzini, papa Leone X, Cosimo I Medici, Francesco Mattei e, non ultima, l’arte di oggi di cui è importante esponente proprio Emanuele Giannelli.
“Michelangelo è uno degli anelli di congiunzione tra Firenze e Seravezza – aggiunge Monaco – scegliendo i nostri marmi per la facciata di San Lorenzo poi mai completata, così come lo è Cosimo I, cui si deve la costruzione di Palazzo Mediceo, sepolto nella basilica di San Lorenzo intitolata al nostro stesso santo patrono, e ancora il benefattore Francesco Mattei che elargì ingenti somme per la realizzazione di questa basilica fiorentina, come ricorda il suo nome inciso nell’ultimo gradino della scalinata”.
Un collegamento che, come detto, passa anche da Mr. Arbitrium e dal suo autore, dato che il viaggio di questa imponente statua è partito proprio da Seravezza, reggendo/spingendo la facciata di Palazzo Mediceo.
“Il nostro sogno – conclude Monaco – sarebbe adesso di stringere una collaborazione con questa importante realtà fiorentina, mediante Paolo Padoin, presidente dell’Opera Medicea Laurenziana e mons. Marco Domenico Viola, priore della Basilica. Visto che siamo loro figli, per una importante parte della nostra storia e identità, il sogno della Fondazione Terre Medicee è di poter portare a Firenze i nostri artisti, nati e cresciuti sulla terra calcata da Michelangelo e dai Medici, per esporre negli spazi della basilica, testimonianza di capitoli di una storia comune”.