Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta dell’assessore comunale di Camaiore Iacopo Menchetti sul tema degli impianti di radiofrequenza sul territorio.
“Caro concittadino, siamo con le antenne spuntate! In questo modo dai Comuni ci confrontiamo con la complessa e difficile materia legata al controllo e alla gestione degli impianti di radiofrequenza sul territorio.
Ricevo di frequente e abitando in un paese collinare, personalmente condivido i disagi e le difficoltà di molti concittadini che devono fare i conti con l’assenza di segnale e l’impossibilità di collegamento mobile.
In condizioni ordinarie o in situazioni di emergenza, la situazione di isolamento di molte aree penalizza la vita quotidiana, lo sviluppo o il normale funzionamento anche delle più semplici attività umane.
In occasione del drammatico incendio del luglio del 2022, i danni che interessarono le reti di telefonia fissa, comportarono l’isolamento per settimane di intere frazioni. Fui contattato da conterranei che in quei giorni, nell’impossibilità di garantire i turni di reperibilità, ricevettero richiami e addirittura preavvisi di licenziamento da parte dei datori di lavoro.
L’impegno dell’Amministrazione Comunale, in questi anni, ha affrontato con serietà e rinnovata determinazione la complessa materia, attivando tutte le possibili strategie per cercare di governare sul territorio un fenomeno degenerato per la colpevole disattenzione dello Stato. Uno Stato che non fa lo Stato e che continua a favorire le logiche di mercato degli operatori che, nella piena legittimità normativa, possono disinteressarsi delle esigenze di copertura di un servizio ormai irrinunciabile. E nessuno a Roma pensa a riequilibrare questi interessi a vantaggio della salute, dell’impatto paesaggistico, delle esigenze di servizio della popolazione; anzi, si è pensato ad aumentare i limiti emissivi come avvenuto al termine del 2023.
In questa giungla di mercato, restano i Comuni, con le loro antenne spuntate, rappresentate dai pochi strumenti regolamentari a disposizione, a gestire i complessi rapporti con gli operatori del settore. Operatori che ogni anno anticipano i propri possibili piani di sviluppo, costituiti da aree di possibile insediamento di nuovi impianti, la cui concentrazione privilegia quasi sempre aree già servite e che lascia per strada zone che restano isolate.
Il Regolamento Comunale degli Impianti che dallo scorso anno aggiorniamo costantemente pur non potendo beneficiare di alcun elemento di rafforzamento presente nelle norme nazionali – propone un metodo di concertazione agli operatori, chiedendo loro di razionalizzare la presenza di nuovi impianti in aree già servite, e di installare nuovi impianti in aree isolate.
È l’ultima spiaggia che ci sentiamo con forza di proporre dal momento che anche le risorse del Governo per gli operatori nel Piano Italia 5G PNRR, nonostante le segnalazioni pervenute da Camaiore, non hanno interessato il nostro territorio caratterizzato dalla particolarità di avere aree molto coperte e aree quasi del tutto isolate.
Ai cittadini che comprensibilmente lamentano l’annosa problematica non possiamo che rispondere rinnovando il nostro impegno, proprio in questi giorni in cui in Consiglio Comunale approviamo l’aggiornamento annuale del Programma Comunale degli Impianti e le modifiche al Regolamento per l’installazione di impianti di radiofrequenza, confermando e rafforzando tutte le misure che consentano al Comune e impongano ai gestori la concertazione per le nuove installazioni. Così facendo, con un lavoro lungo ma doveroso, siamo riusciti a dimezzare il numero delle possibili installazioni di nuovi impianti: dai 38 siti richiesti dai gestori, ne abbiamo consentiti solo 17. Ciò non significa che spunteranno altrettante antenne sul territorio, visto che si dovranno comunque attivare altri iter autorizzativi e intersecare le volontà di operatori spesso tra loro in competizione.
Ma questo non basta: c’è la necessità che i Comuni possano avere un vero potere per contrastare davvero le sole logiche di mercato degli operatori e agire per il benessere collettivo, tanto in servizi che in salute.
Rivolgiamo fiduciosi un appello alla Regione Toscana affinché dia corso alla positiva iniziativa inserita nella Legge Toscana Diffusa per superare le le condizioni di isolamento attraverso lo sviluppo di progetti per nuovi impianti in partenariato fra Regione, Comune e gestori telefonici.
E chiediamo con forza al Governo di modificare l’attuale sistema normativo, che in maniera odiosa e discriminatoria rende insuperabile il potere di mercato degli operatori, rendendo estremamente difficile qualsiasi volontà di miglioramento reale dei servizi al cittadino. Ne sono la conferma i reiterati contenziosi che vengono sostenuti dagli operatori contro il Comune qualora le compagnie si ritengano non soddisfatte dalle ipotesi di localizzazione loro proposte all’interno delle aree di ricerca. Siamo pronti a sostenere ogni iniziativa di sensibilizzazione e di azione nei confronti del Ministero a fianco di quanti si vedono negato il diritto all’accesso a un servizio di strategica e irrinunciabile importanza.
Non ci fermiamo nel continuare a cercare soluzioni reali alle problematiche territoriali, attivando in parallelo, a partire da quest’anno una campagna di monitoraggio delle emissioni elettromagnetiche”.