Due tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Toscano, Alessandro Barbetti (stazione di Querceta) e Marco Bianchi (stazione Amiata), hanno recentemente superato importanti eventi formativi, “dimostrando ancora una volta la professionalità e competenza del personale in forza al CNSAS”.
Marco Bianchi ha brillantemente completato l’iter per il conseguimento della qualifica di Formatore per Unità Cinofile. Questa qualifica rappresenta un traguardo significativo per il servizio regionale. Essere un Formatore per Unità Cinofile richiede una combinazione di conoscenze teoriche avanzate e competenze pratiche eccezionali, poiché il ruolo è cruciale per preparare e certificare le unità cinofile che operano nelle missioni di ricerca e soccorso.
Invece Alessandro Barbetti, insieme al suo fedele cane Frida, ha superato con successo il corso di classe B per Unità Cinofile di Ricerca in Superficie (UCRS). Questo corso è fondamentale per garantire che le unità cinofile siano all’altezza degli standard richiesti per le operazioni di ricerca di persone scomparse in ambiente impervio. Il successo di Alessandro e Frida è il risultato di un intenso periodo di formazione e addestramento, che ha messo in luce determinazione e abilità.
“Le unità cinofile sono una componente essenziale del Soccorso Alpino e Speleologico – spiega il Sast – . Questi team specializzati sono addestrati per operare in condizioni difficili, utilizzando le straordinarie capacità olfattive dei cani per localizzare persone disperse o in difficoltà. La collaborazione tra l’uomo e il cane in queste operazioni è un esempio straordinario di fiducia reciproca e lavoro di squadra. Il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano investe continuamente nella formazione dei suoi membri, riconoscendo l’importanza di poter contare su personale altamente qualificato e pronto a intervenire in situazioni di emergenza. I successi di Marco Bianchi e Alessandro Barbetti sono testimonianza di questo impegno costante per l’eccellenza”.
Il Soccorso Alpino e Speleologico Toscano si complimenta con i due tecnici e si dice “orgoglioso di avere tra le proprie fila un numero sempre maggiore di figure qualificate e determinate, pronte a intervenire per salvare vite umane e a rendere le nostre montagne un luogo più sicuro per tutti”.