Una serata carica di emozioni con le canzoni che hanno fatto sognare intere generazioni, grandi artisti, pubblico entusiasta e una grande sorpresa – l’arrivo sul palco di Andrea Bocelli – che ha lasciato tutti a bocca aperta.
E’ questo quello che domenica sera si è consumato in Versiliana per la 43° edizione del Festival, nella serata dedicata a Giancarlo Bigazzi con il concerto spettacolo “Note d’Autore”.
Un grande successo e una serata indimenticabile che certamente resterà nella storia del Festival.
La musica di Bigazzi, tra aneddoti e racconti, è stata protagonista grazie alle grandi voci che si sono alternate sul palco per rendere omaggio alla sterminata creatività del paroliere autore di tantissimi successi: da Michele Zarrillo, ad Aleandro Baldi, Giovanni Caccamo, Francesca Alotta, Fellow, Valentina Galasso e Cecille, un cast di grandi nomi della canzone italiana affiancati da esordienti di talento, presentati dall’istrionico Leonardo Fiaschi, che hanno regalato al pubblico un crescendo di emozioni interpretando i più celebri brani di Bigazzi e non solo, ripercorrendo in questo modo la vita di un talento versatile, dotato di un intuito fuori dal comune.
Da segnalare il duetto tra Aleandro Baldi e Francesca Alotta con il brano “Non amarmi” vincitore di Sanremo 1992, il toccante omaggio di Francesca Alotta alla grande Mia Martini, l’esibizione di Michele Zarrillo che ha cantato un medley di Bigazzi e ha accennato i suoi grandi successi, su tutti “Una rosa blu”. Presente anche Marco Falagiani che ha eseguito al pianoforte i brani scritti insieme a Bigazzi della colonna sonora del film Mediterraneo che gli è valsa un Golden Globe.
Assente, a causa di un volo cancellato all’ultimo minuto e rimasto bloccato in Germania, il giovane Matteo Bocelli, sostituito dal padre, che si è prestato a salire sul palco della Versiliana e a cantare, regalando così un fuori programma d’eccellenza al pubblico in visibilio.
“Succede che di solito nella vita sono i figli che sostituiscono i padri , in questo caso, tanto tocca sempre a me – ha ironizzato Andrea Bocelli – sono io che devo sostituire il figlio; mi dispiace per tutta quella parte di gentil sesso che si aspettava Matteo, che è giovane e bello, ma dovrò io cantare quello che avrebbe dovuto cantare lui, e che ho dovuto ripassare in automobile mentre venivo qui”.
Bocelli al pianoforte, ha poi intonato la celeberrima “Ci vorrebbe il mare” e il suo grande successo “Con te partirò” che il pubblico ha salutato con la standing ovation.