Terza e ultima giornata, venerdì 11 novembre con gli appuntamenti sull’autismo, promossi alle Scuderie Granducali di Seravezza dal neonato coordinamento per l’inclusione sociale del Comune, presieduto dall’assessore Valentina Mozzoni. Tre giornate per approfondire il tema “Dal funzionamento cognitivo allo stile di apprendimento nella persona con ASD”, con l’obiettivo di una generale sensibilizzazione a favore di persone con disturbi dello spettro autistico.
Due gli appuntamenti di venerdì: dalle ore 9.30 alle 12.30 e dalle 16.30 alle 19.30 con la dottoressa Martina Federici, psicologa, psicoterapeuta in formazione secondo il modello analitico transazionale, con master di primo livello in neuropsicologia del ciclo di vita, oltre che collaboratrice, in qualità di psicologa, con “Le briccole special”, per la realizzazione di percorsi di autonomia e inclusione per le ragazze e i ragazzi della Cooperativa.
Una giornata densa di spunti e di momenti di confronto, grazie anche al coinvolgimento degli studenti del territorio che, nel corso della mattinata, potranno prendere parte all’incontro per acquisire maggiore consapevolezza sull’interazione con coetanei autistici.
Al pomeriggio, sempre con ingresso libero, è in programma un workshop per insegnanti, famiglie, operatori del settore, così da favorire un ampio confronto, anche sulla base delle rispettive esperienze ed aspettative.
L’incontro di venerdì segue quelli del 4 e 5 novembre nel quale si sono cominciati a introdurre diversi elementi per gettare le basi di un lavoro di sensibilizzazione che il coordinamento per l’inclusione sociale intende portare avanti, a favore di una piena integrazione delle persone autistiche sia nelle scuole sia nel tessuto sociale.
“Una tematica che deve essere affrontata con impegno e decisione – commenta l’assessore all’inclusione sociale Valentina Mozzoni – anche in considerazione del fatto che i casi di autismo sono in aumento, questo grazie a diagnosi più specifiche che permettono di individuare con precisione la problematica. Il nostro obiettivo è quindi di incrementare la sensibilizzazione perché ci possa essere una crescente consapevolezza nelle relazioni con persone che presentano questo tipo di disturbo, per far sì che possa svilupparsi un’interazione frutto di consapevolezza e di conoscenza”.
In particolare anche negli ambienti scolastici dove spesso si nota una sorta di distrazione verso i compagni che non consente di dedicare loro quelle attenzioni necessarie.
“Purtroppo non aiuta l’abuso dei mezzi tecnologici cui i più giovani dedicano tante ore della giornata – aggiunge l’assessore Mozzoni -, questo fa sì che si creino relazioni più distaccate, meno approfondite, situazioni che emergono con chiarezza dall’ormai diffuso approccio all’apprendimento che non avviene con quella costanza e linearità tipici dello studio ma attraverso un’attenzione alterna che mira a cogliere qualche particolare a discapito di un quadro d’insieme, un po’ come se si stesse sempre navigando tra contenuti multimediali”.
Proprio a questo riguardo, il Comune presenterà presto dei progetti inerenti l’abuso dei mezzi tecnologici da parte dei giovanissimi.