“Non solo sosteniamo la posizione dell’amministrazione comunale e del sindaco Bruno Murzi sulla necessità di una tutela dell’immagine del mercato del Forte, ma siamo anche disponibili a collaborare per arrivare finalmente alla creazione di un marchio e di un consorzio che salvaguarda gli operatori di piazza Marconi”.
E’ Confesercenti Toscana Nord, con il suo responsabile Versilia Daniele Benvenuti, a sostenere l’idea del Comune di Forte dei Marmi “per porre fine ad un uso quanto meno allegro del nome del Mercato del Forte. In diverse occasioni – prosegue – abbiamo segnalato all’amministrazione come anche nel territorio lucchese venissero concessi mercatini straordinari sfruttando il brand fortemarmino. Purtroppo in molti casi la qualità dei prodotti offerta è quanto meno la stessa, se non purtroppo anche molto peggio, di quella dei mercati settimanali. E’ del tutto evidente che si tratta del classico specchietto per le allodole che, se l’offerta non è all’altezza delle aspettative di chi crede di avere a che fare con gli operatori del Forte, non solo contribuisce a dare una immagine penalizzante del mercato versiliese, ma sfrutta il nome per svolgere fiere a scapito degli ambulanti locali”.
Benvenuti racconta “come spesso chi organizza questi pseudo mercatini con il nome Forte dei Marmi scelga lo stesso giorno in cui quello vero si svolge in piazza Marconi in cui ovviamente lavorano gli ambulanti in possesso di una regolare concessione. Basterebbe questo a chi concede le autorizzazioni per capire come sia impossibile che proprio chi ha la concessione al Forte possa essere nello stesso momento in un’altra piazza”.
Questa la conclusione del responsabile Versilia di Confesercenti Toscana Nord: “Ribadiamo la totale volontà dei nostri ambulanti, attraverso l’associazione Anva che li rappresenta, di lavorare insieme al sindaco Murzi e all’assessore Lucchesi per intraprendere un percorso questa volta definitivo per la tutela del mercato. Nell’interesse di tutti e mettendo fine ad una concorrenza sleale in un momento di grande difficoltà per il settore”.