Domenica 18 maggio alle ore 18 sarà inaugurata al Museo Ugo Guidi – MUG di Forte dei Marmi la mostra dal titolo “Ugo Guidi dalla Collezione Belli”. La mostra è a cura di Giorgia Munaron e sarà introdotta da Vittorio Guidi e Lorenzo Belli con intervento critico di Giorgia Munaron.
“Le opere esposte provengono dalla Collezione Belli, un prezioso nucleo di opere su carta che restituisce un momento particolarmente lirico della produzione dell’artista versiliese, tra il 1968 e il 1971 – spiega Munaron – . Monotipi, tempere, tecniche miste compongono un racconto per immagini che si dipana tra la riva e il mare, tra i corpi e la luce, tra il gesto e la contemplazione. È una Versilia vissuta e trasfigurata quella che emerge da queste carte: non la località balneare del turismo d’élite estivo, ma un territorio abitato da ritualità quotidiane e silenzi profondi. La spiaggia, il patino, i pescatori, i bambini che si bagnano, la pesca: ogni scena è una soglia, un tempo sospeso che sfugge alla cronaca per farsi archetipo. Ugo Guidi guarda il mondo non per descriverlo, ma per coglierne l’essenza. Nel segno rapido e inciso dei monotipi, si avverte una fisicità trattenuta, un senso plastico che viene dalla scultura — il primo amore dell’artista — ma che qui si alleggerisce, si fa linea, gesto, vibrazione. I corpi sono appena accennati eppure solidi, gravati di una presenza silenziosa. Nelle tempere, invece, la materia si fa luce: cieli acquosi, fondali opachi, colori assorbiti come su pelle. L’acqua — che sia mare, lago o riflesso — è sempre un elemento cangiante, vivo, metafisico. Nelle opere su carta raccolte dalla Collezione Belli, si coglie la forza poetica di un artista che ha saputo raccontare la propria terra senza mai cadere nella descrizione o nella nostalgia. Forte dei Marmi, la Versilia, il litorale toscano non sono sfondi, ma presenze interiori: paesaggi mentali, emotivi, filtrati dallo sguardo di chi li ha abitati con naturalezza, con amore, con disciplina”,
“La quotidianità, per Guidi, non è mai banale – prosegue Munaron – . È nel gesto minimo — il remare, il guardarsi, il passeggiare — che si cela l’eternità. Come nei frammenti di un poema antico, queste opere raccolgono le vibrazioni di un tempo altro, dove ogni figura sembra appartenere a un’iconografia mitica e allo stesso tempo terrena. Esposte nella casa-atelier che fu lo spazio più intimo dell’artista, le opere dialogano con la memoria viva del luogo. Il Museo Ugo Guidi diventa così il teatro ideale per accogliere questo corpus, permettendo a chi osserva di immergersi non solo nell’immaginario dell’artista, ma anche in un pezzo autentico di cultura visiva e antropologica di una Versilia che non c’è più. Questa mostra è più di un omaggio: è una finestra aperta su un modo di guardare il mondo, sul valore del silenzio, del gesto, della linea. Un invito a rallentare, a vedere. A sentire, nel mare, la voce quieta dell’arte”.
“L’esposizione – conclude Giorgia Munaron – sarà il primo momento di presentazione del progetto, portato avanti dagli eredi Belli in concerto con l’associazione Alkedo APS, dedicato alla tutela e alla valorizzazione dell’eredità di Silvio Belli, figura di spicco della scena culturale versiliese tra il 1960 e il 1980; la sua attività di collezionista, scrittore, amministratore comunale e promotore culturale rivive attraverso la conservazione, lo studio e la divulgazione delle opere, degli arredi e dell’archivio a lui appartenuti, attualmente custoditi presso il civico 96 di via F.lli Rosselli a Querceta. Queste testimonianze potranno essere valorizzate e rese fruibili al pubblico con l’apertura in giugno di BELLI ART HOUSE, una residenza artistica nei luoghi in cui visse Silvio Belli, concepita come centro di studio, ricerca e formazione nelle arti. L’obiettivo è favorire la crescita e l’incontro tra artisti, studiosi, istituzioni e associazioni, con particolare attenzione ai giovani talenti: il programma prevederà residenze artistiche, mostre, seminari, convegni, workshop, con la pubblicazione di atti, documenti e cataloghi.”
L’esposizione al MUG, sarà visitabile in seguito su appuntamento al numero telefonico 348-3020538 o scrivendo a museougoguidi@gmail.com. Il museo è in via Matteo Civitali 33 a Forte dei Marmi.