Leggere è sempre un piacere, nel Biblio Garden di Palazzo Mediceo a Seravezza lo è ancora di più. In questi giorni i frequentatori della biblioteca comunale “Sirio Giannini” trovano una nuova opportunità, ovvero stare piacevolmente all’aperto, grazie al nuovo spazio realizzato dalla Fondazione Terre Medicee, attraverso la donazione del materiale necessario e l’impagabile opera di alcuni volontari.
Nei giorni scorsi sono stati conclusi i lavori di predisposizione dell’area retrostante il palazzo, comunicante con la biblioteca attraverso il mastodontico portone che concorre a connotare la storicità di questo affascinante luogo.
Recandosi in biblioteca si potrà così decidere se sostare nelle postazioni interne oppure sedersi all’aperto, sulle poltroncine e divanetti sistemati all’esterno, all’ombra di grandi ombrelloni e dello stesso palazzo.
Un modo diverso di fruire la biblioteca, attraverso un progetto condiviso di Comune e Fondazione Terre Medicee che ha provveduto materialmente alla realizzazione di questo spazio di studio, di lettura e di incontro.
“Un’idea che ha preso forma per offrire nuove opportunità a studenti e frequentatori – commenta Davide Monaco, direttore generale della Fondazione Terre Medicee – e che è stata concretizzata con una spesa irrisoria, grazie all’impegno di volontari e con la donazione del materiale. Per questo un ringraziamento speciale va a Giuseppe Nutarelli che ha permesso di attrezzare lo spazio come un ordinato e bellissimo giardino, a Davide Giacone di Gea Gardening che, oltre a tenere gratuitamente in ordine il giardino antistante il palazzo, ha provveduto alla sistemazione di questo spazio. E poi un grazie di cuore ai tre volontari che, nonostante il caldo di queste giornate, hanno lavorato sodo per completare la sistemazione, ovvero Alfredo Monaco, Andrea Meccheri e Amerigo Barbato”.
Il progetto Biblio Garden mira così a rendere sempre più ospitale la biblioteca comunale, usufruendo della bellezza paesaggistica dell’area medicea e offrendo ai frequentatori un’attrattiva in più, fermandosi a leggere all’ombra del Palazzo dei Medici, tra il verde delle montagne e l’azzurro del cielo.
