Martedì scorso è stato presentato, al Rotary Club Viareggio Versilia, il progetto pluridisciplinare “Versilia araldica” condotto negli anni scolastici 2022/2023 e 2023/2024 dall’Istituto superiore d’istruzione Don Lazzeri Stagi di Pietrasanta.
Lo studio prosegue il primo, sulla sola Pietrasanta, conclusosi con la pubblicazione, degli autori Casini e Mancassola, di “Pietrasanta araldica. Stemmi ed emblemi nel centro storico” edita nel 2023 a cura di ArteBVLG ed oggetto anche di esposizioni e mostre sia presso la Fondazione Versiliana che presso gli spazi espositivi di Pietrasanta della Banca BVLG.
I professori Claudio Casini e Fabrizio Mancassola, docenti entrambi presso l’Istituto superiore d’istruzione Don Lazzeri Stagi di Pietrasanta, accompagnati dalla professoressa Elisa Quintavalle, anch’essa docente di scuola secondaria di secondo grado e da una delegazione degli allievi della classe 5cad del liceo artistico che hanno curato il progetto, hanno presentato e condiviso i risultati del loro lavoro di prossima pubblicazione.
L’idea iniziale era quella di condurre uno studio sull’araldica sul territorio della sola Pietrasanta. censendo principalmente gli stemmi colorati per restituire loro il colore perduto nel tempo. L’attività si è poi estesa da Pietrasanta, a Stazzema, Seravezza e Forte dei Marmi. giungendo a catalogare più di 600 stemmi, non solo lapidei, ma anche su carta o di mosaico, realizzati sui supporti più diversi.
Nella serata è stato evidenziato come nei confronti degli stemmi ci sia grande sensibilità culturale. Il Codice dei Beni Culturali del 2004 li riconosce come elementi soggetti a specifica disciplina normativa con l’attribuzione di una forte dignità, sia che siano esposti o meno alla pubblica vista.
Lo studio condotto ha comportato anzitutto una ricerca storico documentale basatasi su molte delle informazioni fornite da Vincenzo Santini, scultore e storico di Pietrasanta e della Versilia nella metà dell’800. Molto importante è stato anche quanto emerso dalle ricerche presso l’Archivio Storico.
Durante l’illustrazione sono state mostrate le immagini di molti degli stemmi censiti, dal più antico del 1300 posto sul fianco sinistro della Collegiata di San Martino a Pietrasanta.
Stemmi con riferimento alla comunità di Pietrasanta, stemmi aristocratici o religiosi, ma anche quelli delle corporazioni, così come presenti a Firenze e a Lucca. Stemmi inizialmente senza riferimenti ai loro artefici, e stemmi successivi, del ‘400, sui quali iniziano ad apparire i nomi delle botteghe artigiane, tra cui ad esempio quello della famiglia Pardini, che ne ha realizzati molti. Così come successivamente ne ha realizzati la bottega di Lorenzo Stagi, padre di Stagio Stagi, che sebbene avesse perso il padre in giovane età, proseguì poi il proprio percorso educato da molti dei vari artisti arrivati in Versilia nel ‘500. Sono stati mostrati stemmi dell’epoca genovese con riferimenti alla città di Genova, stemmi di Leone X, dei Medici, stemmi barocchi, stemmi dei Lorena, stemmi del Regno d’Italia molti dei quali poi rimossi e conservati altrove, dopo la caduta del potere sabaudo. Stemmi di famiglie aristocratiche che si sono succedute nel corso dei secoli, sino ai più recenti, dei primi del ‘900, rinvenibili nelle ville di Forte dei Marmi luogo di vacanza di una certa nobiltà.
Si è parlato, oltre che degli stemmi lapidei, anche dei sigilli sui faldoni, oltre 200, su carta, impressi a secco, molti dei quali si sono mantenuti in modo perfetto. In ogni caso, dietro ogni stemma o sigillo, si celano elementi simbolici fortissimi che riconducono alla storia del territorio la cui conoscenza si fa fondamentale per la ricostruzione e catalogazione. Un lavoro prezioso ed egregio.
Sono stati inoltre mostrati monili e braccialetti, con la riproposizione dello stemma della città di Pietrasanta, realizzati dai ragazzi del Liceo Artistico Stagio Stagi che nel loro percorso multidisciplinare sull’araldica hanno coinvolto tutte le materie più tipiche di un liceo artistico.