“Mattarella non ha un obbligo ma l’opportunità di dimettersi se davvero passerà il presidenzialismo. La proposta di Silvio Berlusconi non è campata in aria”. Maurizio Belpietro, direttore de La Verità, parla di fronte a una platea numerosa che gremisce i posti davanti al palco di piazza Maria Luisa sulla Passeggiata di Viareggio per il nuovo appuntamento de “Gli Incontri del Principe”, organizzati dal Grand Hotel Principe di
Piemonte di Viareggio. E lo fa alla sua maniera senza mandarle a dire. “Mattarella ha simulato la fuga dal Quirinale. Non c’è un presidente della Repubblica che non sogni la riconferma. Draghi puntava al suo posto ma Mattarella è stato più furbo di lui”.
Belpietro è intervistato dal conduttore di tutti “Gli Incontri del Principe”, il giornalista Stefano Zurlo, che entra subito sui temi della campagna elettorale chiedendo quando durerà l’intesa tra Renzi e Calenda. “Fino al pomeriggio del 25 settembre, poi entrambi
prenderanno una batosta. L’unione è solo di interessi per Calenda viene accreditato del 2% e Renzi del 2,2%, Da soli non avrebbero superato la soglia del 3% in base a una legge elettorale che Renzi allora premier volle sul filo di lana nel 2018. Il vero obiettivo di Renzi è avere un posto di Parlamento per stare più tranquillo visto che qualche problema con la Giustizia ce l’ha”.
Impietosa l’analisi di Belpietro anche sui Cinque Stelle. “Giuseppe Conte li ha già praticamente annientati, nel movimento tutti si odiano e lo abbiamo visto nel caso della richiesta di candidatura di Rocco Casalino. Non vedo neanche la coppia Di Battista-Raggi come salvagente perché sarebbe come l’operazione Calenda-Renzi. Si litigherebbero subito. E pensare che tutto il terremoto lo ha creato Luigi Di Maio uscendo dai 5 Stelle con sessanta adepti che non torneranno in Parlamento perché non saranno rieletti. L’unico che avrà un posto sarà Di Maio grazie a quello che lui e altri chiamavano ‘il partito di Bibiano’ con il quale aveva giurato di non allearsi mai”.
Ma grazie alle domande di Zurlo l’analisi si è allargata anche alla situazione del centrodestra. “Se vince come sembra la Meloni – spiega Belpietro – ci saranno tanti mal di pancia. Berlusconi vorrebbe fare il Presidente del Senato e per lui sarebbe una grande rivincita, Salvini si è già candidato a riprendersi il posto di Ministro degli Interni ma Giorgia Meloni mi sembra fredda perché sa che il tema dell’immigrazione è molto delicato”.
In realtà secondo Maurizio Belpietro tutti i partiti in questa campagna elettorale dovrebbero
parlare dei problemi reali del Paese a partire dalla crisi economica e in particolare quella energetica come si sta facendo in Germania che è lo Stato insieme a noi con più problemi. “Bisogna decidere se fare i rigassificatori o no. Dopo tre investitori internazionali che negli anni scorsi sono scappati dall’Italia rinunciando a progetti per 800 milioni di investimenti che portavano posti di lavoro, ora il governatore della Toscana Giani dice che il rigassificatore a Piombino deve starci solo 3 anni rispetto ai 25 della concessione. Questo equivale a dire che non lo facciamo. Abbiamo abiurato il nucleare ben sapendo che ci sono impianti in Slovenia e in Alta Savoia che se avessero problemi ne pagheremmo le conseguenze anche noi”.
Capitolo guerra in Ucraina. Alla domanda se le sanzioni servano a qualcosa il direttore de La Verità è stato netto. ”Non servono a nulla, come è accaduto con Cuba e l’Iran. Le conseguenze le pagheranno i cittadini europei mentre l’ostacolo viene aggirato con triangolazioni commerciali con la Turchia. Il costo per ridare un futuro all’Ucraina sarà di 5 miliardi al mese e lo dovremo pagare noi mentre affronteremo un inverno durissimo, con aumenti indiscriminati. L’Europa si limita a dire che dovremmo ridurre i consumi energetici del 7% ma l’austerity per ora la sta programmando in modo concreto solo la Gran Bretagna”. Zurlo ha chiesto a Belpietro cosa domanderebbe a Putin in una possibile intervista e il direttore ha risposto senza esitazioni: “Quanti morti è disposto a sopportare con la guerra per recuperare l’immagine di una Russia forte?”.
Tornando all’Italia è di queste ore la polemica sull’abiura della fiamma da parte di Giorgia Meloni. “Una storia vista e rivista in ogni campagna elettorale – ha detto Belpietro – , un capitolo che va definitivamente chiuso. Ma il Pd deve parlare di quello che vuol veramente fare su problemi seri. Ha candidato Cottarelli ma Cottarelli che vuole la spending rewiew e non può stare con Fratoianni e Bonelli che sono per aumentare la spesa sociale. Enrico Letta vuole una patrimoniale con la risibile motivazione di risarcire i giovani per i due anni di lockdown. In realtà è un voto di scambio come è stata la proposta delle pensioni minime di 1000 euro o il bonus di 80 euro di Renzi. Si sono istituzionalizzate queste misure per ottenere il consenso senza avere le coperture di bilancio e creando ulteriore debito. Lo stesso ha fatto anche Mario Draghi che ha aumentato il debito pubblico di 150 miliardi”.
L’ultima domanda riguarda il dubbio su come si comporterà la magistratura politicizzata in questa campagna elettorale. “Nonostante le minacce di Renzi che voleva far fare meno vacanze ai magistrati gli uffici sono tutti chiusi per ferie e quindi – ha concluso Belpietro – non prevedo scossoni in campagna elettorale”.
Il cartellone de ”Gli Incontri del Principe” prosegue stasera, sabato 13 agosto, con ospite Vittorio Sgarbi. Inoltre sono stati aggiunti altri appuntamenti rispetto al cartellone originario, sempre in piazza Maria Luisa. Il 25 agosto alle 21 Melania Rizzoli assessore alla Regione Lombardia parla di prevenzione con il professor Corrado Tinterri direttore di senologia all’Humanitas di Milano e Duilio Francesconi direttore senologia dell’ospedale Versilia. Modera Manila Alfano de “Il Giornale”. Il 26 agosto interviene il leader di Azione Carlo Calenda, il 27 agosto Manila Alfano e l’architetto Marco Casamonti parlano del centenario del Grand Hotel Principe di Piemonte. E ancora il 28 agosto sarà la volta di Matteo Renzi, il 29 agosto l’ospite sarà Maria Stella Gelmini ministro per gli Affari regionali e le autonomie che ha lasciato il centrodestra per aderire ad Azione.
Tutti “Gli Incontri del Principe” iniziano alle 21,15 e sono a ingresso libero.