Tragedia stamattina sull’autostrada A12 Genova-Livorno, in carreggiata nord fra i caselli Versilia e Massa. Pochi minuti dopo le 10,30, al km 122 all’altezza del viadotto 30 in zona Cinquale, due auto che procedevano in direzione Massa si sono scontrate per motivi in corso di accertamento da parte della Polizia Stradale: una si è cappottata ed è andata a fuoco.
A bordo della vettura che si è incendiata vi era una famiglia originaria del Marocco residente a Reggio Calabria, composta da madre, padre e due figlie, una di circa 10 anni e l’altra di 5, nata in Italia. Quest’ultima, a seguito dell’impatto, è stata sbalzata fuori dall’abitacolo e il medico del 118 non ha potuto che constarne il decesso. Gli altri tre familiari sono stati invece accompagnati in codice giallo da dinamica (quindi non gravi) all’ospedale Apuane di Massa. La seconda vettura era occupata da un uomo e una donna, rimasti illesi nello scontro.
Sul luogo della tragedia sono intervenuti i Vigili del fuoco del comando di Massa Carrara, sede centrale, e del distaccamento di Viareggio del comando di Lucca in supporto, che hanno effettuato lo spegnimento dell’auto, e messo in sicurezza l’altra vettura incidentata.
Il tratto autostradale è stato bloccato alla circolazione sia in direzione nord che in direzione Sud per consentire le operazioni di soccorso con l’atterraggio dell’elicottero Pegaso, al termine del quale la carreggiata sud è stata riaperta al transito. Il traffico sull’autostrada è ripreso a scorrere lentamente in direzione nord dopo due ore, intorno alle 12,30. Nel frattempo si è formata una coda lunga alcuni chilometri. Disagi e rallentamenti anche sull’altra carreggiata, oltre che sull’Aurelia e sulla viabilità ordinaria dato che molti veicoli hanno preferito uscire al casello Versilia e riprendere l’autostrada a Massa.
Sul posto sono intervenuti l’automedica, due ambulanze della Croce Verde di Pietrasanta e della Misericordia di Viareggio, mentre i tecnici di Salt si sono occupati della viabilità. Sul cavalcavia si è radunata una folla di curiosi ed era presente anche una pattuglia di vigili urbani di Montignoso.