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venerdì, Novembre 22, 2024

Fortino, inizia il restauro conservativo del paramento murario del bastione. Allo studio l’intervento sulle facciate

Al via gli interventi di restauro conservativo del paramento murario del bastione del Forte Lorenese, monumento simbolo di Forte dei Marmi. Già allo studio il progetto per il secondo intervento sulle facciate. L’intervento, autorizzato dalla Soprintendenza, che ha avuto inizio oggi 29 settembre con opere di allestimento del cantiere, posa della recinzione e impalcature per poi prendere il via lunedì 3 ottobre.

I lavori avranno una durata di circa 2 mesi per un importo di circa 57mila euro netti oltre Iva. Il progetto delle opere è stato firmato dalla dottoressa Maria Scalici e dall’Arch. Angela Di Paola della RedStudio di Pietrasanta, mentre la direzione dei lavori verrà svolta direttamente dai tecnici dell’ufficio Lavori Pubblici.

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Era il dicembre del 1785 quando fu ordinato al Segretario delle Reali Fabbriche di procedere alla costruzione di un nuovo Forte allo Scalo dei Marmi. Le fortificazioni sul litorale pietrasantino erano infatti a Cinquale e a Motrone, troppo distanti tra loro per permettere un’opportuna difesa e sorveglianza della costa ed il luogo più frequentato per il commercio ed in posizione strategica era lo Scalo dei Marmi: da qui l’esigenza di erigere una nuova costruzione che mettesse in comunicazione i due fortini già esistenti. Dopo l’accordo, durante l’amministrazione guidata dal sindaco Cardini, tra il Comune e Poste Italiane, si avviò la procedura per liberarlo dagli uffici postali e fu poi nel 1997 il sindaco Bertola, tramite l’assessorato ai Lavori Pubblici guidato da Fabio Mazzoni, ad inaugurare la nuova destinazione d’uso del Fortino. Poi negli anni furono eseguiti altri interventi di restauro e adeguamento, di cui si ricorda il più recente, realizzato negli anni 2016/17, con il completo restauro dell’interno e l’abbattimento delle barriere architettoniche.

“Si tratta di un primo intervento importante– dichiara il sindaco Bruno Murzi – che fa parte del progetto complessivo del restyling completo del centro (piazza Garibaldi, piazza Dante e la zona pedonale). Per quanto concerne il Fortino la Redstudio è già al lavoro per definire la progettazione del secondo intervento riguardante il restauro delle facciate, per poi avviare l’iter autorizzativo e iniziare le opere quanto prima. Il nostro Fortino ha un grandissimo valore oltreché storico, culturale ed artistico, si pensi recentemente alla mostra di Fattori, un’esposizione di altissimo livello tutt’ora in corso che ha ricevuto critiche e consensi positivi da ogni dove. Questi interventi conservativi serviranno a valorizzarlo ulteriormente”.

Tutte le operazioni di restauro previste nel progetto realizzato dallo Studio RedStudio sono state scelte seguendo i criteri del “minimo intervento” (limitandosi all’essenzialità dell’intervento stesso onde non compromettere il “testo” nella sua valenza documentaria), della “reversibilità dell’intervento” e della “compatibilità fisico-chimica” con gli antichi materiali dei prodotti che la tecnologia attuale offre.

Dall’analisi delle superfici esterne condotta con rilevamento a vista, dal risultato delle analisi mineralogiche e petrografiche ed in base alle caratteristiche macroscopiche dei materiali e dei fenomeni di degrado è stato evidenziato che, la natura del meccanismo di degrado presente sia fondamentalmente di tipo chimico, innescato da reazioni tra materiale e agenti atmosferici, agenti inquinanti o contaminanti l’atmosfera e dalla presenza di acqua in altro modo assorbita dal materiale e di tipo fisico-meccanico, da ricondurre ad eventi termici, eventi termici accompagnati da trasferimenti d’acqua, ad eventi connessi ad assorbimento di energia radiante, ad azione eoliche di abrasione ed asportazione di materiale e dall’azione degli aerosol marini.

Per ogni forma di degrado è stato determinato un intervento il quale presenterà delle caratteristiche comuni sul piano strumentale od applicativo con altre operazioni di risoluzione del degrado. Questo approccio garantirà una maggiore fattibilità delle operazioni attraverso l’individuazione di materiali, strumenti, metodi esecutivi similari, mantenendo, in ogni caso, l’obiettivo di contrastare correttamente lo svolgersi di ogni degrado per la localizzazione puntuale.

L’intervento di restauro delle superfici lapidee e in laterizio prevede diverse fasi: dalle operazioni preliminari di pulitura a quelle di disinfestazione e di rimozione; in seguito verranno effettuate altre operazioni di pulitura, di consolidamento corticale, di stuccatura, di micro stuccatura ed integrazioni del paramento in laterizio e sul materiale lapideo per poi concludersi con le operazioni di protezione.

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