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venerdì, Novembre 22, 2024

Dopo oltre quarant’anni il Giro d’Italia torna a Viareggio. Tutti i precedenti della corsa rosa: big, curiosità e sorprese

Dopo 43 anni e due giorni – l’ultima volta il 14 maggio 1982 – il Giro d’Italia tornerà a fare tappa a Viareggio: l’arrivo è previsto nel pomeriggio del 16 maggio 2023, decima tappa della corsa rosa, in piazza Mazzini. La partenza, quattro ore e mezzo prima, da Scandiano in provincia di Reggio Emilia.

“Ce l’abbiamo fatta. Dopo 41 anni riportiamo il Giro a Viareggio”, ha detto il sindaco Giorgio Del Ghingaro alla presentazione della corsa rosa oggi pomeriggio a Milano, visibilmente e giustamente soddisfatto per questo traguardo che riconsegna alla città un evento nazionalpopolare che alle porte della stagione estiva 2023 non può che essere un ideale trampolino di lancio per tutti i Comuni. Ammesso che ci credano e riescono a lavorare nell’ottica del bene comune. Quindi al bando l’io e avanti con il noi.

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Ricapitolando, il 16 maggio 2023, tappa Scandiano-Viareggio con arrivo in piazza Mazzini; il giorno raduno di partenza da Camaiore in direzione di Tortona, patria di Coppi, con ritrovo dei corridori in piazza XXIX  Maggio. Buon divertimento.

L’immagine simbolica della tappa viareggina (foto dalla pagina Facebook del Comune)

Questi i precedenti della corsa rosa in città e in Versilia.

  • 1935. La prima volta è il 3 giugno, in occasione della Lucca-Viareggio, cronometro individuale: vince il francese Maurice Archambaud davanti a Giuseppe Olmo e Learco Guerra. Una curiosità: gli sportivi viareggini raccolgono 250 lire che offrono in premio per l’ultimo classificato.
  • 1937. L’11 maggio si disputa la Genova-Viareggio. Sul traguardo in Piazza Mazzini il livornese Olimpio Bizzi (tra i re degli sprint in quegli anni) batte il pratese Aldo Bini.
  • 1948. E’ la volta (18 maggio) della Parma-Viareggio. Gruppo compatto regolato da Luigi Casola su Antonio Bevilacqua (poi retrocesso per volata scorretta) e Fiorenzo Magni.
  • 1955. Il 20 maggio si corre la Genova-Viareggio vinta allo sprint da Giovanni Corrieri su Fiorenzo Magni e Giorgio Albani.
  • 1957. Prima volta (30 maggio) per Forte dei Marmi con una cronometro individuale che tocca Viareggio, ritorna verso Massa e si chiude sul viale Italico del Forte. Vince il favoritissimo Ercole Baldini davanti a Cleto Maule e Claude Le Ber.
  • 1958. La Versilia ospita i corridori per tre giorni. Si comincia il 24 maggio con la Chiavari-Forte dei Marmi vinta in volata dal fiorentino Guido Boni davanti a Guido Carlesi, il “Coppino” di Collesalvetti, e Giorgio Albani. Il 25 riposo, il giorno dopo c’è la Viareggio-Forte-Viareggio vinta ancora da Ercole Baldini su Jean Brankart e Gastone Nencini.
  • 1966. C’è la Genova-Viareggio (21 maggio): vince il bellunese Giovanni Knapp (anche se gli sportivi pensarono che fosse un corridore straniero) che batte allo sprint, sulla pista dello stadio dei Pini, i compagni di fuga Roberto Poggiali e Roberto Bailetti.
  • 1971. Il 29 maggio si disputa la Casciana Terme-Forte dei Marmi. Vince allo sprint Marino Basso davanti ad altri due mostri sacri delle volate: Patrick Sercù e Dino Zandegù.
  • 1972. Il 1 giugno c’è la Argentario-Forte. Vince lo spagnolo Miguel Lasa su Roger De Vlaeminck e Franco Bitossi. E’ il giorno della processione del Corpus Domini e il parroco locale accette di posticipare di qualche ora la processione per permettere l’arrivo della corsa. Il 2 giugno si corre, prima ed unica volta nella storia del Giro, una cronometro in due manches (di 20 chilometri l’una) con partenza ed arrivo a Forte dei marmi. La prima è vinta da Eddy Merckx – con la squadra della Ferretti a protestare perché il campione belga avrebbe sfruttato la scia di una moto della tv – davanti al suo gregario Roger Swerts e Felice Gimondi (entrambi ad 11”). La seconda è ad appannaggio di Roger Swerts che precede Merckx degli stessi undici secondi resi al suo capitano nella prima manches. Per decidere a chi assegnare la tappa si ricorre ai centesimi di secondo (ventisei) che premiano il “Cannibale” Merckx.
  • 1973. Il Giro rimane quattro giorni a Forte dei Marmi. Il 3 giugno c’è la Firenze-Forte vinta da Martin “Cochise” Rodriguez che anticipa di una manciata di secondi i favoriti Basso (fischiato dai tifosi che non lo perdonano per avere vinto il mondiale l’anno prima davanti all’idolo Bitossi) e De Vlaemicnk. Dopo il riposo, il 5 giugno si corre la cronometro con partenza e arrivo al Forte. Vince Felice Gimondi sul danese Ole Ritter, (titolare del record dell’ora) e Eddy Merckx. Viene espulso dal Giro Michele Dancelli il quale contesta una multa di 20 mila lire ricevuta per avere usufruito di spinte in una tappa precedente.
  • 1974. Il 27 maggio si corre la Il Ciocco-Forte dei Marmi: vince Patrick Sercù davanti a Roger de Vlaeminck. Il giorno dopo nella crono sul circuito del Forte vince Eddy Merckx precede un giovane Francesco Moser e Gosta Petterson.
  • 1975. Patrick Sercù concede il bis l’anno seguente (29 maggio) nella Chianciano-Forte dei Marmi mettendo la sua ruota davanti a quelle di Rik Van Linden e Roger De Vlaeminck. Sorprese delle sorprese il giorno successivo nella crono sul circuito del Forte: vince uno scalatore puro, Giovanni Battaglin, che precede Felice Gimondi. Il veneto conquista anche la maglia rosa che perderà, a sorpresa, il giorno dopo nella cronoscalata del Ciocco a favore del suo gregario Fausto Bertoglio che vincerà il Giro.
  • 1982. Dopo la grande abbuffata il Giro d’Italia torna dalle nostre parti dopo 7 anni con la Parma-Viareggio, prima tappa della 65a edizione. Vince Beppe Saronni. Una tappa preceduta da un piccolo “giallo”: i vigili urbani di Viareggio proprio in quei giorni avevano minacciato uno sciopero rivendicando il riconoscimento dell’indennità di pubblica sicurezza. Poi tutto era rientrato grazie alla mediazione dell’allora vice sindaco Milziade Caprili e dell’assessore Fabio Barbetti.
  • 1983. Per la prima volta il Giro arriva nel comune di Pietrasanta (23 maggio) per la Bibbiena-Marina di Pietrasanta. Vince Lucien Van Impe che anticipa di un secondo il gruppo compatto.
  • 1984. Ancora Marina di Pietrasanta (18 maggio). E’ la cronometro a squadre che parte da Lucca. Vince la Renault di Laurent Fignon.
  • 1985. Il 9 giugno da Lido di Camaiore parte l’ultima tappa del Giro. Una cronometro che arriva a Lucca e che decide il vincitore. Tutti a tifare Francesco Moser impegnato nella rincorsa alla maglia rosa Bernard Hinault. Il campione trentino vince la tappa, ma i sette secondi rosicchiati non gli bastano per togliere al francese il successo.
  • 1987. Prima volta anche per il comune di Camaiore per la crono a squadre Lerici-Lido di Camaiore (24 maggio) vinta dalla Carrera di Stephen Roche e Guido Bontempi.
  • 1990. Il 25 maggio si disputa la Reggello-Marina di Pietrasanta vinta a sorpresa da Stefano Allocchio davanti a Mario Cipollini.
  • 1995. L’11a tappa (24 maggio) parte dal centro di Pietrasanta.
  • 1997. Si corre in circuito della Versilia, con partenza e arrivo a Lido di Camaiore (28 maggio) che tocca anche Viareggio, Pietrasanta, Massarosa e Forte dei Marmi: vince Gabriele Missaglia.
  • 1998. Dopo 23 anni il giro torna a Forte dei Marmi. Il 19 maggio per la Rapallo-Forte. Tutti ad attendere SuperMario Cipollini ma il velocista rompe un pedale a 800 metri dal traguardo. Vince Nicola Minali.
  • 2002. La prima volta nel nuovo secolo (19 maggio) è in circuito: il circuito della Versilia con partennza e arrivo da Lido di Camaiore, con lo stesso tracciato del 1997 che prevede anche l’ascesa di Pedona. La vittoria va al belga Rik Verbrugge.
  • 2007. Il 21 maggio si corre la Reggio Emilia-Lido di Camaiore. Il favorito è Alessandro Petacchi che corre vicino a casa ma a vincere è Danilo Napolitano che batte McEwan e Bettini.
  • 2009. Lido di Camaiore è sede di partenza della 13a tappa (22 maggio) che termina a Firenze.
  • 2012. Prima volta per Seravezza (17 maggio) che ospita la partenza della 12a tappa che si conclude a Sestri Levante.
Il percorso del Giro d’Italia 2023 (foto dalla pagina Facebook del Comune di Viareggio)

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