Nella serata tra sabato 5 e domenica 6 novembre, in piazza Mercurio a Massa, dalle ore 22 alle 2.30, gli operatori specializzati del Coordinamento Toscana Comunità di Accoglienza (CTCA), del Servizio delle dipendenze (Ser.D) dell’Azienda USL Toscana nord ovest – Zona Apuana e della Comunità Monte Brugiana saranno presenti per informare i giovani, ma anche la cittadinanza tutta, sui rischi connessi alla movida notturna giovanile.
Un intervento che rientra in un più ampio progetto di prevenzione denominato “Notte di qualità”, che arriva direttamente al cuore dei luoghi dell’incontro dei giovani in una sorta di “sanità d’iniziativa” tesa a promuovere salute.
Monica Guglielmi, direttrice della Zona distretto delle Apuane, sottolinea l’importanza di questo progetto, finanziato dalla Regione Toscana e promosso dal Ser.D. delle Apuane, in collaborazione con l’Associazione Nazionale Comuni Italiani (ANCI) Toscana, il Coordinamento Toscano Comunità di Accoglienza (CTCA), in collaborazione la Comunità Monte Brugiana di Massa e in accordo con l’Osservatorio Provinciale sulle Dipendenze di Massa Carrara, organismo coordinato dalla Prefettura e con il comune di Massa. “L’iniziativa – evidenzia la dottoressa Guglielmi – fa perno sull’attività di formazione e informazione rivolta alle Amministrazioni comunali per la corretta gestione, anche sotto il profilo della sicurezza, degli eventi di divertimento giovanile rientranti nella movida urbana con l’obiettivo che possa costituire una risorsa per la città”.
Il progetto, avviato in Regione Toscana sin dal 2013, è nato e si è sviluppato tramite un lavoro di ricerca-intervento che ha interessato tutti gli attori coinvolti nel fenomeno della movida e che si è basato anche sullo studio delle esperienze europee sul tema, portando anche alla stesura delle raccomandazioni “Notte di Qualità”, le linee guida sulla gestione, programmazione e promozione del divertimento notturno urbano, sulla prevenzione di comportamenti a rischio connessi al consumo di alcool e droghe illegali e in generale sulla messa in sicurezza degli eventi del divertimento giovanile in alcune zone in cui è particolarmente attiva la movida notturna dei ragazzi.
E’ fondamentale avere a disposizione esperti in grado di sensibilizzare i giovani su temi importanti quali appunto il consumo responsabile di alcolici, la mediazione dei conflitti e la gestione dell’aggressività o del malessere (soprattutto con persone sotto effetto di alcol o sostanze psicoattive). E’ questo infatti un tassello fondamentale del percorso di gestione di un problema, quello della mala movida, che purtroppo si sta manifestando a livello nazionale e non solo in singole realtà.
“Durante l’intervento di sabato 5 novembre – aggiunge il responsabile dell’area delle Dipendenze dell’Azienda USL Toscana nord ovest Maurizio Varese – sarà allestito un info-stand all’interno di un gazebo mobile in cui gli operatori offriranno ai giovani della movida notturna, ma anche al resto della popolazione, la possibilità di effettuare test con l’etilometro in modo gratuito e anonimo, di consultare materiale informativo cartaceo e di ricevere consulenza gratuita da parte di operatori sociali esperti nella promozione della salute. Verranno quindi garantiti un supporto relazionale esente da giudizi morali e la possibilità di reperire informazioni e contatti dei servizi territoriali di cui le persone pensano di aver bisogno. Non azioni di repressione, pertanto, ma momenti formativi e informativi, di incontro e scambio, in cui il divertimento diventa tale perché agìto con responsabilità, limitando o evitando comportanti a rischio e criticità derivanti dal consumo di alcol e sostanze psicoattive”.
Varese ricorda infine che “dal 2017 gli interventi di riduzione del danno e limitazione dei rischi rientrano nei livelli essenziali di assistenza (LEA) e – grazie ai finanziamenti della Regione Toscana all’ANCI, al CNCA, alla Zona distretto delle Apuane e ai comuni di Massa, Carrara e Montignoso e alla Comunità Monte Brugiana – è stato possibile organizzare questo importante intervento che avrà un proseguo negli altri territori della costa, diventando una modalità costante e permanente di lavoro per i prossimi anni”.